In questi giorni, pieni di orrende notizie sull’intolleranza che arriva ad uccidere, sullo squallido sciacallaggio che le destre, italiche ed estere, stanno facendo, nella speranza di raccattare voti, mi convinco sempre di più di quanto sia importante il mio ruolo di insegnante ed educatrice.
Perché, alla fine, il problema è
tutto qua: se non si educa all’accettazione dell’altro, se non si insegna che
la diversità è una risorsa e non un pericolo, se non si preparano le persone a
rispettare i pensieri, le tradizioni, la cultura di tutti, allora i potenti
della terra, di qualunque colore, religione o cultura siano, per i loro sporchi
interessi economici, avranno buon gioco a trovare i tanti ignoranti e a convincerli che
bisogna cacciare via gli altri, perseguitarli, ammazzarli.
Il problema è tutto qui:
dobbiamo educare alla diversità, con le parole e con l’esempio, non è un
discorso religioso o moralista il mio, si tratta soltanto di semplice buon
senso ma, da quando l’uomo è comparso sulla terra, il buon senso è patrimonio di ben pochi,
purtroppo, quindi la storia dell’umanità è costellata di stragi e carneficine, compiute sotto la bandiera di
una qualsiasi fede, in realtà per il vantaggio di chi tiene in mano il potere!
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