Quando devo comperare qualcosa e
non so dove andare, la Fi mi consiglia sempre così: “Vai dai Cinesi!”
In effetti, le botteghe gestite
da Cinesi, ormai numerosissimi a Roma, offrono una gamma infinita di prodotti.
Ci sono negozi specifici, di
borse o di abbigliamento ma la vera meraviglia sta negli empori, vere e proprie
miniere dei più vari prodotti: dai detersivi alle lenzuola, dai quaderni ai
piatti per le torte!
Io, ieri, dovevo comperare un
piccolo block note da tenere in borsetta, una cosa un po’ carina ed elegante.
In un emporio cinese ho trovato
dei minuscoli quadernetti con copertina in similpelle blu, deliziosi, c’erano
anche delle piccole custodie in plastica azzurra dove si potevano inserire il
quadernino, una matitina, una gomma e una piccola penna.
Ho comperato due di tutto, così
ho il mio set da borsetta e anche un ricambio completo.
In genere i Cinesi rilasciano lo
scontrino fiscale, solo raramente ho trovato qualche gestore cinese che non lo
desse se non su richiesta, si vede che aveva imparato dagli italiani!
A Roma i Cinesi non hanno aperto
soltanto negozi, nel mio quartiere ci sono parecchi ristoranti, uno lo
frequentiamo da quando le figlie erano piccolissime e la proprietaria, quando
ci andiamo, è sempre molto affettuosa con loro.
Anche il piccolo bar, vicino a
casa mia, gestito fino a qualche anno fa dal signor Baretto (giuro, si chiama
proprio così!), è stato rilevato da una famiglia cinese, la proprietaria è
gentilissima, il caffè è buono e i cornetti squisiti.
Recentemente i cinesi stanno
entrando in un altro settore merceologico, stanno aprendo molti saloni di
parrucchiere, la Fi è andata a farsi tagliare i capelli da uno di loro e le
hanno fatto davvero una bella testina!
A Roma la comunità cinese è
composta da gente attiva e laboriosa peccato che, a differenza di altre etnie,
molti Cinesi non siano interessati ad integrarsi con gli italiani, restano
assolutamente tra di loro, anche i ragazzini che vengono mandati nelle scuole
italiane sono poco motivati ad apprendere la nostra lingua e i nostri costumi.
Naturalmente ci sono delle
eccezioni: pochi giorni fa, un’amica della Fg, la dolcissima Ran, studentessa
cinese, si è laureata in Lettere italiane con la votazione di 110 cum Laude; la notizia mi ha riempita di gioia
perché conosco questa cara fanciulla e so con quanto impegno ha superato le
difficoltà dello studio ma anche quelle della lontananza e dalla nostalgia per
la sua terra e per la sua famiglia; le auguro con tutto il mio affetto tutta la
felicità che merita
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