Qualche giorno fa, è morto
sirTerry Pratchett, il grande scrittore inglese dei romanzi fantasy di Mondo
Disco.
Era ammalato da molto tempo ma la
notizia della sua morte mi ha fatto tanta tristezza, comunque.
Tra i suoi personaggi, quello che
amo di più è sicuramente Morte, che è di sesso maschile, molto alto e molto
magro, praticamente uno scheletro. Morte veste un lungo mantello nero col
cappuccio e porta sempre la falce d’ordinanza. Il suo compito è quello di
assistere le persone appena dopo la morte, indirizzarle, in un certo senso,
anche se non è chiaro se ci sia una destinazione e quale. Morte è un
personaggio rassicurante, assolutamente laico, razionalissimo, lui “sa” quel
che occorre, è il punto di riferimento di chi, morendo, ha perso tutti gli
altri e si ritrova ragionevolmente smarrito e comprensibilmente confuso.
Spero che sir Terry, al momento
del suo trapasso, abbia avuto accanto a sé Morte a rassicurarlo e a guidarlo,
verso dove non so. Forse verso quell’infinito che Morte dichiara essere di
colore Blu e che, perciò, deve essere assai bello!
Quel che è certo è che i suoi
racconti restano tra noi e assicurano al loro autore l’immortalità: finché ci
sarà un lettore, Pratchett continuerà a divertirci e noi, lettori soddisfatti,
continueremo a ringraziarlo per la felicità che le sue storie ci regalano.
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