Ho passato l’intera settimana,
negli orari di libertà dalla quotidiana galera scolastica, in giro per uffici:
dovevo richiedere l’esenzione dal ticket per gli esami e le cure relative a
pressione alta e colesterolo, rinnovare un documento per mamma e farne alcuni
per la Fg.
Era qualche anno che non
bazzicavo più la pubblica amministrazione, il ricordo che ne avevo era pessimo:
tempi biblici, richiesta di moduli, modelli e fotocopie da infarto e,
soprattutto, massima scortesia da parte degli impiegati.
Nei vari uffici che ho
frequentato in questi giorni, il clima è molto cambiato, c’è una legge che
permette di fare molte operazioni con una semplice autodichiarazione, le
spiegazioni degli impiegati sono chiare, esaurienti e cortesi, insomma una
piacevole sorpresa, dopo un comprensibile attimo di smarrimento.
Unica eccezione, e una deve
sempre esserci, un’impiegata dell’ufficio postale vicino a casa mia: è spesso
di malumore e sgradevolissima, ieri si è superata facendo fare tre volte la
fila ad una giovane straniera, trattandola con notevole arroganza;, mi ha
talmente fatto venire i nervi che, anche se io avevo già completato la mia
operazione, mi sono trattenuta con la giovane, proveniente dal Marocco e l’ho
assistita finché è stata chiamata ad uno sportello dove c’era una signora,
molto più gentile della collega, che ha fatto il suo lavoro con competenza e
gentilezza.
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