Sono di nuovo in malattia da venerdì. Non ce la
facevo davvero più a stare nel letamaio, tra gente dotata di pochi neuroni che,
per di più, non vengono usati spesso, il mio esaurimento nervoso prosperava e
così il medico mi ha prescritto riposo e svago.
Ora, sono certa che mi riposerò per bene ma devo
trovare qualche fonte di svago casalingo, per così dire, visto che non posso
uscire causa ipotetica visita del medico fiscale!
Ho in progetto di esercitarmi con il Pilates tutti
i giorni invece che due volte a settimana, mi dedicherò al riordino del mio PC
che ne ha un gran bisogno e leggerò tanto.
Tra l’altro ho appena finito di leggere l’ultimo
libro di Daniel Pennac, Il caso Malaussène, che comincia un po’ troppo
lentamente ma poi procede che è una meraviglia e ti acchiappa totalmente, con
la dolcezza e la purezza dei Malaussène in opposizione alle brutture del mondo,
poi ho appena iniziato l’ultimo di Stefano Benni, Prendiluna, dove l’autore,
con il suo solito imprevedibile, immaginifico linguaggio, ci racconta il mondo
poetico meraviglioso dei suoi improbabili protagonisti contrapposti a
personaggi omologati e sgradevoli che si possono incontrare dovunque.
Praticamente il tema di fondo è lo stesso: dal letame odierno ti salvi solo con
la poesia dell’innocenza, lo stile è diverso ma in entrambi i casi è tutto
molto affascinante e, soprattutto, molto rispondente al mio pensiero attuale!
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