Giovedì sera sono andata a vedere Assassinio
sull’Orient Express, il film, tratto dal celeberrimo romanzo di Agatha
Christie, interpretato e diretto da Kennet Branagh.
Il cast era stratosferico, è sufficiente citare
Judy Dench e Derek Jakobi per farsene un’idea corretta.
In effetti gli attori sono stati tutti molto bravi ed anche le scenografie e le luci erano bellissime. Un film degno dei molti, basati sul medesimo romanzo, che l’hanno preceduto e tutto da vedere.
Però c’è un però: Branagh.
Non il Branagh regista, al quale proprio non si può
rimproverare nulla, è il Branagh attore che non funziona nel ruolo di Poirot.
A parte un doppiaggio in italiano che merita la
condanna all’impiccagione di chi se l’è inventato e del quale, presumo, Il mitico
Kennett è innocente, quello che non funziona è proprio l’aspetto fisico dell’
attore britannico.
Poirot ci viene descritto dalla Christie come un
belga piccoletto, panciutello, con i baffetti neri e piccoli occhi penetranti,
insomma è decisamente bruttarello; Branagh è alto, magro, ha gli occhi chiari
e, nonostante l’età, è ancora un fico da paura! In più, nel film, porta due
mustacchi biondi alla Asterix, del tutto fuori contesto.
Insomma, Branagh è decisamente troppo bello per
essere un Poirot credibile.
Io Poirot me lo figuro come Albert Finney oppure
come David Suchet che lo hanno magistralmente interpretato, quando penso a
Branagh penso a Enrico V o a Benedetto di “Molto rumore per nulla” o a
Wallander magari, non certo a Poirot!
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