Il naso di Cyrano: Settimana turbolenta

domenica 18 novembre 2018

Settimana turbolenta



Martedì sono rientrata a scuola e ho ripreso la mia routine ma, non so perché, mi sono stancata tantissimo, i ragazzini, nel complesso, si sono comportati abbastanza bene, a parte due che sono troppo maleducati per capire quali sono i comportamenti corretti ma io sono tornata ogni giorno a casa sfinita. Venerdì, mentre dal medico, aspettavo il mio turno per la vaccinazione antiinfluenzale, stavo quasi per addormentarmi.
Ora voi penserete che ho approfittato del week end per riposarmi…e invece no!
Dopo tanto tempo, finalmente, la Fg è venuta a Roma e ieri siamo state tutta la giornata in giro, abbiamo fatto shopping, lei è sempre più magra e può sbizzarrirsi a comprare abitini alla Audrey Hepburn, giacchine Chanel, stivali alla moda e pantacollant a zampa di elefante. Abbiamo pranzato in un Sushi bar che ha prodotti ottimi e siamo andate a vedere la mostra su Paolo Poli. Per me era la terza volta: c’ero stata da sola, poi avevo accompagnato Cat e adesso ci sono tornata con la Fg ed è stata la volta più bella perché ero felice io ed era felice lei e la felicità è più forte quando viene condivisa.
La sera sono andata al cinema con la Fi, il suo Ab, famiglia e amici. Abbiamo visto Animali fantastici 2 ma il film è stato una delusione, praticamente per due ore non succede nulla, Jonny Deep è brutto e antipatico, Jude Law si vede pochissimo e, a parte gli effetti speciali piuttosto spettacolari, non c’è nulla di notevole.
Oggi la Fg è venuta a pranzo, le ho fatto il pollo al curry e mi è venuto proprio bene, anche se è una ricetta dietetica, senza alcun grasso. Poi lei è ripartita per l’aeroporto e io, con la Fi ed amici, sono andata al centro commerciale dove la Fi doveva fare degli acquisti.
Praticamente il delirio: la gente sciamava senza sosta, aumentando via via, bambini maleducati, adulti frenetici, infanti ululanti. Ho dovuto fare ricorso a tutte le mie capacità di isolamento visivo, acustico, mentale per sopravvivere e ci sono riuscita, anzi, devo riconoscere che mi sono anche divertita: era come se guardassi dall’alto quella gente che sembrava girare a vuoto, mi sembravano marionette senza neppure un burattinaio che le muovesse, mi pareva di vedere uno spettacolo futurista, un quadro di Boccioni o di Balla.
Ovviamente, sono tornata a casa sfinita. Domani comincia un’altra settimana di lavoro e, francamente, non so come farò ad arrivare incolume a sabato prossimo ma, anche se non so in che modo, so che ce la farò.

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