In questi giorni, come spesso
accade all’inizio di Novembre, sta piovendo moltissimo, in tutta Europa ma,
mentre nei Paesi civili il problema viene affrontato con competenza e
raziocinio e i danni sono limitati, anche perché vengono normalmente applicate
politiche di tutela ambientale, in italia i fiumi esondano, le montagne
franano, nelle città gli alberi non potati si spezzano e cadono sui cittadini,
i tombini, otturati da foglie e pattume mai raccolto, non riescono a
convogliare l’acqua nelle fogne, il traffico è bloccato dalle acque e
dall’idiozia di chi, ogni due gocce, prende la vettura mentre la scema che
altri scemi hanno eletto sindaca non trova di meglio che chiudere per due
giorni le scuole.
Ma tant’è, noi non viviamo in un
Paese civile.
La pioggia ha creato anche
qualche problema a Cat, che in questi giorni è a Roma: avevamo programmato
delle uscite insieme ma abbiamo dovuto ridimensionare i nostri programmi;
speriamo di rifarci quando lei tornerà per le vacanze natalizie.
Io, ovviamente, non mi sono
fermata più di tanto; memore di quando i sindaci non chiudevano le scuole per
il maltempo, di quando le madri ci equipaggiavano con galoches e mantellone di
gomma, sono uscita per fare la spesa e commissioni varie e mercoledì, unico
giorno di scuola in un’intera settimana, sono andata vestita da Strega poiché
era Halloween e ho avuto un notevole successo. A casa mi sono tenuta occupata
in svariate attività: ho preparato del materiale per la scuola, ho riordinato
alcuni dei miei archivi digitali, ho letto, al calduccio sul divano, alcuni
libri molto piacevoli. Domani si torna a scuola e speriamo che il maltempo
finisca e che si possa tornare alla normalità!
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