Il naso di Cyrano: giugno 2019

domenica 30 giugno 2019

Sul Bus


Ieri sono andata in piscina e me la sono goduta, come sempre, ho fatto i miei esercizi in acqua per più di un’ora e ho preso il sole, come vuole il mio medico, per fissare la vitamina D e per prendere un po’ di abbronzatura, cosa piuttosto difficile, per me, che devo spalmarmi di crema a protezione totale per prevenire ustioni da ricovero immediato.
A mezzogiorno meno un quarto sono andata alla fermata per prendere il bus che doveva riportarmi alla stazione della Metro. Di solito il bus passa verso le 12 ma ieri non è arrivato. Sono passate un paio di vetture che però andavano al deposito. La gente ha cominciato ad innervosirsi ed anche io ho iniziato ad essere in apprensione ma poi ho pensato che : 1) io la raggi non l’ho votata e perciò non sono responsabile dello sfacelo romano; 2) la Fg se ne sta felice in Francia e non deve viversi lo sfacelo romano;3) la Fi ha scelto lei di restare in Italia con relativo sfacelo;4) io sto in vacanza e anche se arrivo tardi a casa non succede nulla; 5) alla fermata non c’è un filo d’ombra ma io ho il mio vezzoso cappellino di paglia che mi protegge la testa; 6) io ho sempre con me la borraccia con l’acqua fresca per evitare la disidratazione; 7) se sudo dimagrisco ed è una faccenda ottima per me; 8) alla fermata, circondata dall’asfalto nero, posso abbronzarmi con facilità ed in effetti stasera ho una graziosa abbronzatura da fermata bus che manco con un mese in Costa Azzurra mi facevo!
Fatte queste deliziose riflessioni mi sono messa ad aspettare mentre il resto della varia umanità intorno a me faceva variopinti e pittoreschi commenti circa l’efficienza del trasporto comunale.
L’autobus è arrivato esattamente dopo un’ora che aspettavo, già pieno di gente ma siamo riusciti a salire tutti e io ero l’unica che non inveiva contro l’autista che, dotato di auricolari se ne infischiava alla grande.
Dopo due fermate, però, siamo scesi tutti precipitosamente: il bus stava perdendo carburante e stava per incendiarsi.
Vi risparmio i commenti, il quartiere dove si trova la piscina è, per dirla con la Fi, alquanto “pittoresco” e la conoscenza e l’uso del lessico non sono esattamente quelli di un laureato ad Oxford.
Per fortuna stava arrivando un altro bus e, per un miracolo della fisica ed in barba alla legge dell’impenetrabilità dei corpi, sebbene fosse già pieno, siamo riusciti ad entrarci tutti.
Naturalmente, ai commenti dei passeggeri del primo bus si sono aggiunti quelli dei passeggeri del secondo bus, mancava un po’ di originalità, devo dire, più o meno le persone dicevano le stesse cose, i temi più gettonati erano inviti al personale atac e alla sindaca a compiere atti di natura sessuale contronatura. Ed io mi chiedevo: ma nessuno di quelli sul bus ha votato per la deficiente che siede in Campidoglio? Mah!
Comunque, sono arrivata con un’ora di ritardo a casa ma, e questo è quel che più conta, con un chilo e mezzo di peso in meno!!!

domenica 23 giugno 2019

Tra caldo e mostre


In questa settimana caldissima, sono uscita spesso con Cat. Siamo state a vedere due mostre interessanti: una, al Quirinale, sui tesori artistici trafugati e recuperati dai carabinieri, l’altra, a palazzo Braschi, un’esposizione di fotografie su Roma, dalle primissime lastre fotografiche dell’Ottocento a oggi. Mi hanno affascinato le fotografie più antiche, con la loro patina giallastra, raccontavano una Roma che non c’è più, fatta di stradette e piazze frequentate da carrozze, signori in cilindro, dame con splendidi cappelli e gente del popolo, spesso vestita con il costume tradizionale. Anche le fotografie che riproducevano la Roma della mia infanzia mi hanno colpito ma mi hanno messo un po’ di malinconia, non so perché ma preferisco rifugiarmi nella Storia, quella del passato, mi ci ritrovo meglio, mi sembra di essere vissuta anche allora, è come tornare a casa, dopo un viaggio che è stato anche interessante ma, nell’ultima parte proprio non mi è piaciuto.
Con Cat siamo state anche a passeggio e a fare shopping, ci siamo comperate alcune magliette carine e, io, un paio di pantaloni larghi molto buffi ma che alla mia età posso permettermi senza essere ridicola. Tra un mese compirò 65 anni, adoro questa età: sto ancora abbastanza bene da poter fare tutto ciò che voglio, compreso andare in piscina, posso truccarmi oppure no, mostrare senza problemi le mie rughette, posso indossare quel che voglio, camminare su scarpe comode e persino avere riduzioni e gratuità a mostre e musei!