Cocktails

 Da ragazza io ero molto morigerata: la limitata disponibilità di denaro, i severi comandamenti che ci venivano impartiti a scuola e in famiglia, una madre feroce mi tenevano lontano dalle tentazioni.

Anche il matrimonio mi cambiò pochissimo, mio marito si concedeva ogni tanto un po’ di wisky, qualche Martini e qualche Negroni, Martini e Negroni mi piacquero, il wisky proprio no. Entrambi amavamo il buon vino, soprattutto Chianti e Vernaccia e, ogni tanto, prendevamo una birra ma non abbiamo mai bevuto molto.

Poi le cose cambiarono. La Fg fece l’Erasmus a Parigi. Io, appena potevo, andavo a trovarla. E lei mi fece scoprire il Rhum o meglio i Cocktails al Rhum. Fu amore a prima vista. Il Rhum non è troppo forte, non brucia in gola ed ha un sapore delizioso, zuccherino che fa pensare ai Caraibi, al mare, ai Corsari, all’avventura. Da allora, quando mi capita l’occasione, un Mojito, un Daiquiri, un qualsiasi altro cocktail a base rhum lo bevo davvero con piacere.

Ora, non è che io sia diventata Long John Silver o uno dei pirati dell’Isola del Tesoro e non è che canto “Quindici uomini” con in mano una bottiglia di Rhum ma, quando sto con gli amici o con le figlie, un bicchiere lo gradisco.

La Fi, per il mio compleanno, mi ha fatto un regalo graditissimo: uno splendido set per fare i Cocktail, non solo quelli a base Rhum. Io ho trovato sul Web tutta una serie di sciroppi ai fiori che ho ordinato e ho fatto scorta di alcolici e così potrò preparare anche quei meravigliosi Cocktails che bevevo a Parigi e che qui in Italia non si trovano. Non vedo l’ora che mi arrivino gli sciroppi alla Rosa, alla Violetta, al Gelsomino, al Cassis. Ho anche ritrovato tra le mie carte il menu della Rhumerie parigina con gli ingredienti e ho anche creato un menu mio.

Ieri sera è venuta la mia amica L e abbiamo sperimentato alcuni beveraggi con gli ingredienti che ho già, accompagnati con i panini e le pizzette che avevo preparato. Ci siamo divertite ma devo regolare meglio le dosi. Ci vorrà un po’ di tempo ma imparerò.