Io adoro il Carnevale, è un
periodo che mi mette allegria. Quando vedo i coriandoli per terra o le frappe e
le castagnole nelle vetrine delle pasticcerie, sono tutta contenta. Mi piace
vedere i bambini mascherati e mi piace tanto mascherarmi.
Fino da piccola adoravo
mascherarmi, il mio sogno era di avere una maschera da Arlecchino ma mia madre
mi diceva che ero grassa e non ha mai voluto farmela. Fu un grosso dispiacere e
fui altrettanto triste quando, avrò avuto otto o nove anni, mia madre mi disse
che ero “troppo grande” per mascherarmi e, alla festa che facevamo ogni anno,
io non ebbi la maschera però, i miei fratelli, appena più piccoli di me, erano
mascherati. Comunque, io ho smesso da decenni di chiedermi i perché di mia
madre e ho fatto in modo di compensare tutte le tristezze della mia infanzia
con tanta gioia ed allegria. Entrambe le mie figlie, da piccole cicciottelle,
hanno avuto la maschera di Arlecchino e, finché hanno voluto, hanno avuto le
loro maschere; io, da adulta, mi sono mascherata tutte le volte che ho potuto:
sono stata: il perfido principe cinese Tuan, la Regina della notte del Flauto
magico, Piton, la strega Esme Weterwax, e anche, con una botta di originalità, Un
foglio da musica.
Quest’anno ho preparato un
costume da Vecchietta di “Arsenico e vecchi merletti”. Ebbene sì, sarò Zia
Marta: ho comperato su Internet il materiale: una gonna e del merletto, ho
modificato un grembiulino che avevo e ho aggiunto ad un pullover un colletto a
rouche e dei polsini e l’insieme è riuscito grazioso.
Ho anche il rosolio, le zie della
commedia lo facevano loro, correggendolo con il veleno, io l’ho comprato,
adesso non mi resta che indossare il mio costume ed aggiungere al liquore un
pizzico di arsenico!
Carnevale
Io adoro il Carnevale, è un
periodo che mi mette allegria. Quando vedo i coriandoli per terra o le frappe e
le castagnole nelle vetrine delle pasticcerie, sono tutta contenta. Mi piace
vedere i bambini mascherati e mi piace tanto mascherarmi.
Fino da piccola adoravo
mascherarmi, il mio sogno era di avere una maschera da Arlecchino ma mia madre
mi diceva che ero grassa e non ha mai voluto farmela. Fu un grosso dispiacere e
fui altrettanto triste quando, avrò avuto otto o nove anni, mia madre mi disse
che ero “troppo grande” per mascherarmi e, alla festa che facevamo ogni anno,
io non ebbi la maschera però, i miei fratelli, appena più piccoli di me, erano
mascherati. Comunque, io ho smesso da decenni di chiedermi i perché di mia
madre e ho fatto in modo di compensare tutte le tristezze della mia infanzia
con tanta gioia ed allegria. Entrambe le mie figlie, da piccole cicciottelle,
hanno avuto la maschera di Arlecchino e, finché hanno voluto, hanno avuto le
loro maschere; io, da adulta, mi sono mascherata tutte le volte che ho potuto:
sono stata: il perfido principe cinese Tuan, la Regina della notte del Flauto
magico, Piton, la strega Esme Weterwax, e anche, con una botta di originalità, Un
foglio da musica.
Quest’anno ho preparato un
costume da Vecchietta di “Arsenico e vecchi merletti”. Ebbene sì, sarò Zia
Marta: ho comperato su Internet il materiale: una gonna e del merletto, ho
modificato un grembiulino che avevo e ho aggiunto ad un pullover un colletto a
rouche e dei polsini e l’insieme è riuscito grazioso.
Ho anche il rosolio, le zie della
commedia lo facevano loro, correggendolo con il veleno, io l’ho comprato,
adesso non mi resta che indossare il mio costume ed aggiungere al liquore un
pizzico di arsenico!
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