Il naso di Cyrano: Carnevale

domenica 9 febbraio 2020

Carnevale



Io adoro il Carnevale, è un periodo che mi mette allegria. Quando vedo i coriandoli per terra o le frappe e le castagnole nelle vetrine delle pasticcerie, sono tutta contenta. Mi piace vedere i bambini mascherati e mi piace tanto mascherarmi.
Fino da piccola adoravo mascherarmi, il mio sogno era di avere una maschera da Arlecchino ma mia madre mi diceva che ero grassa e non ha mai voluto farmela. Fu un grosso dispiacere e fui altrettanto triste quando, avrò avuto otto o nove anni, mia madre mi disse che ero “troppo grande” per mascherarmi e, alla festa che facevamo ogni anno, io non ebbi la maschera però, i miei fratelli, appena più piccoli di me, erano mascherati. Comunque, io ho smesso da decenni di chiedermi i perché di mia madre e ho fatto in modo di compensare tutte le tristezze della mia infanzia con tanta gioia ed allegria. Entrambe le mie figlie, da piccole cicciottelle, hanno avuto la maschera di Arlecchino e, finché hanno voluto, hanno avuto le loro maschere; io, da adulta, mi sono mascherata tutte le volte che ho potuto: sono stata: il perfido principe cinese Tuan, la Regina della notte del Flauto magico, Piton, la strega Esme Weterwax, e anche, con una botta di originalità, Un foglio da musica.
Quest’anno ho preparato un costume da Vecchietta di “Arsenico e vecchi merletti”. Ebbene sì, sarò Zia Marta: ho comperato su Internet il materiale: una gonna e del merletto, ho modificato un grembiulino che avevo e ho aggiunto ad un pullover un colletto a rouche e dei polsini e l’insieme è riuscito grazioso.
Ho anche il rosolio, le zie della commedia lo facevano loro, correggendolo con il veleno, io l’ho comprato, adesso non mi resta che indossare il mio costume ed aggiungere al liquore un pizzico di arsenico!
Carnevale
Io adoro il Carnevale, è un periodo che mi mette allegria. Quando vedo i coriandoli per terra o le frappe e le castagnole nelle vetrine delle pasticcerie, sono tutta contenta. Mi piace vedere i bambini mascherati e mi piace tanto mascherarmi.
Fino da piccola adoravo mascherarmi, il mio sogno era di avere una maschera da Arlecchino ma mia madre mi diceva che ero grassa e non ha mai voluto farmela. Fu un grosso dispiacere e fui altrettanto triste quando, avrò avuto otto o nove anni, mia madre mi disse che ero “troppo grande” per mascherarmi e, alla festa che facevamo ogni anno, io non ebbi la maschera però, i miei fratelli, appena più piccoli di me, erano mascherati. Comunque, io ho smesso da decenni di chiedermi i perché di mia madre e ho fatto in modo di compensare tutte le tristezze della mia infanzia con tanta gioia ed allegria. Entrambe le mie figlie, da piccole cicciottelle, hanno avuto la maschera di Arlecchino e, finché hanno voluto, hanno avuto le loro maschere; io, da adulta, mi sono mascherata tutte le volte che ho potuto: sono stata: il perfido principe cinese Tuan, la Regina della notte del Flauto magico, Piton, la strega Esme Weterwax, e anche, con una botta di originalità, Un foglio da musica.
Quest’anno ho preparato un costume da Vecchietta di “Arsenico e vecchi merletti”. Ebbene sì, sarò Zia Marta: ho comperato su Internet il materiale: una gonna e del merletto, ho modificato un grembiulino che avevo e ho aggiunto ad un pullover un colletto a rouche e dei polsini e l’insieme è riuscito grazioso.
Ho anche il rosolio, le zie della commedia lo facevano loro, correggendolo con il veleno, io l’ho comprato, adesso non mi resta che indossare il mio costume ed aggiungere al liquore un pizzico di arsenico!

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