Dopo una settimana di
videolezioni, colloqui con i genitori e consigli di classe, oggi sono venuti a
trovarmi i miei piccoli quattro amici, i fratellini con i quali la scorsa
estate andavo a giocare a pètanque in villa. Ovviamente, abbiamo preso tutte le
precauzioni del caso: mascherine, Amuchina, distanza di sicurezza, asciugamani
diversi, come da manuale della quarantena.
Sono cresciuti parecchio in
questo periodo, sia fisicamente che come personalità: sono meno litigiosi, più
disponibili l’uno verso l’altro, molto consapevoli delle misure di sicurezza da
rispettare; sono sempre simpaticissimi e allegri, nonostante tutto.
Abbiamo giocato con i giochi da
tavola che conoscevano già e poi con Labyrinth, un gioco che avevo comprato ma
che non avevamo mai usato, è carino e abbastanza facile.
Ad un certo punto, il più piccolo
mi ha detto:” Prof, ho letto tutti i libri che avevo, adesso non ho proprio più
niente da leggere.” Anche gli altri tre mi hanno confessato che erano nella
stessa situazione. Non ho saputo resistere. Siamo andati alla libreria vicina a
casa mia e ho comprato loro un po’ di libri, secondo i loro gusti. Sono stati
felici ed io con loro.
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