Quelli del governo, non sapendo cosa fare, hanno deciso che dobbiamo andare a scuola fino al 30 giugno, per recuperare il tempo perso. Come se lavorare in dad significasse farci una partita a briscola con gli alunni! Gli idioti non lo sanno che lavorare in dad costa molta più fatica che insegnare in presenza e che il tempo non lo abbiamo perduto,
lo abbiamo utilizzato con strumenti diversi.
Inoltre, quando il ministero dice ai presidi che dobbiamo promuovere cani e porci e la notizia viene pubblicata su tutti i giornali, i cani e i porci, che ci toccano come studenti, sanno benissimo che studiare e persino venire a scuola non serve a nulla, più sono ignoranti, prepotenti, maleducati e bulli e tanto più saranno promossi.
E dunque, se dobbiamo andarci a cuocere nelle aule surriscaldate fino al 30 giugno, qualcosa bisognerà pur fare, visto che io i programmi li finisco, di solito, a metà maggio e le interrogazioni anche.
Poiché mi piace fare le cose per bene, mi sto già organizzando: quest’anno ricorre l’anniversario della morte di Dante e io ho pensato di fare un ciclo di letture dantesche per gli alunni di prima e seconda media. Non farò io le letture, vuoi perché, bardati di doppia mascherina e visiera anticovid, indispensabili perché nella scuola dove sto io non ci sono misure di sicurezza e c’è sempre qualcuno che si ammala, leggere con l’intonazione giusta è davvero impossibile, vuoi perché c’è chi legge assai meglio di me. Ho razziato il web e ho trovato, oltre allo scontato Benigni, che peraltro non mi ha mai convinto troppo, delle magnifiche letture di Gassman, qualcosa di Arnoldo Foà e, persino, un paio di Canti letti, con la sua voce adorabile, dal mio amato Romolo Valli.
lo abbiamo utilizzato con strumenti diversi.
Inoltre, quando il ministero dice ai presidi che dobbiamo promuovere cani e porci e la notizia viene pubblicata su tutti i giornali, i cani e i porci, che ci toccano come studenti, sanno benissimo che studiare e persino venire a scuola non serve a nulla, più sono ignoranti, prepotenti, maleducati e bulli e tanto più saranno promossi.
E dunque, se dobbiamo andarci a cuocere nelle aule surriscaldate fino al 30 giugno, qualcosa bisognerà pur fare, visto che io i programmi li finisco, di solito, a metà maggio e le interrogazioni anche.
Poiché mi piace fare le cose per bene, mi sto già organizzando: quest’anno ricorre l’anniversario della morte di Dante e io ho pensato di fare un ciclo di letture dantesche per gli alunni di prima e seconda media. Non farò io le letture, vuoi perché, bardati di doppia mascherina e visiera anticovid, indispensabili perché nella scuola dove sto io non ci sono misure di sicurezza e c’è sempre qualcuno che si ammala, leggere con l’intonazione giusta è davvero impossibile, vuoi perché c’è chi legge assai meglio di me. Ho razziato il web e ho trovato, oltre allo scontato Benigni, che peraltro non mi ha mai convinto troppo, delle magnifiche letture di Gassman, qualcosa di Arnoldo Foà e, persino, un paio di Canti letti, con la sua voce adorabile, dal mio amato Romolo Valli.
Ovviamente, nel folder che sto preparando non mancano i documentari del mitico professor Barbero, compreso l’ultimo che è davvero interessante. Ho reperito ed inserito anche le tre puntate del vecchio sceneggiato Vita di Dante, dove Dante è interpretato da quella mozzarella avariata di Albertazzi ma, a parte lui, ci sono tanti attori grandi, su tutti uno: Luigi Vannucchi che interpreta Guido Cavalcanti.
Il folder è al momento completo, semmai davvero quelli che comandano ci condannassero a quest’altro ergastolo, io sono pronta: con la LIM ed il proiettore i miei alunni si faranno una full immersion nella Divina Commedia e arriveremo finalmente alle sospirate vacanze.
Il folder è al momento completo, semmai davvero quelli che comandano ci condannassero a quest’altro ergastolo, io sono pronta: con la LIM ed il proiettore i miei alunni si faranno una full immersion nella Divina Commedia e arriveremo finalmente alle sospirate vacanze.
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