Ve lo ricordate il post di Lupo?
Adesso leggetevi la storia di Cappuccetto rosso da altri punti di vista.
Cappuccetto rosso
Ieri mattina mia madre (che è nata par rompere) mi sveglia alle SETTE!
Mi fa: – Tua nonna sta male, devi portarle il pranzo –
Stavo per risponderle: – E chi se ne frega – ma lei continua a raffica: – E stai attenta che mi hanno detto che nel bosco si aggirano di nuovo i lupi, passa per la strada esterna che è più sicura – e blablà e blablà, non la finiva più.
Quando fa così è inutile resistere, mi sono alzata e sono uscita con un paniere pesantissimo.
Faceva un freddo cane e non mi sono sognata di dar retta alla rompipalle, ho preso il sentiero nel bosco, mi avrebbe fatto risparmiare un’ora di cammino. Mentre camminavo, da dietro un albero chi ti spunta? Il lupo, ovvio! Che fico! Una pelliccia ganza da impazzire e un aspetto così feroce, lo sguardo da “bello e maledetto”, da eroe negativo che mi ha subito conquistato.
Mi ha chiesto dove andavo e gli ho risposto che andavo da nonna. Si è interessato, mi ha fatto tante domande sulla sua salute e mi ha spiegato che c’era una strada più breve e me l’ ha indicata ma devo aver capito male perché ho impiegato un sacco di tempo ad arrivare.
Quando sono arrivata dalla vegliarda ero stanca morta. Ho bussato e lei mi ha invitata ad entrare. Quando l’ ho vista mi sono impressionata: Era proprio ridotta male, un colorito grigiastro, gli occhi sbarrati, i denti lunghi e gialli! Come potevo sapere che quella non era mia nonna? Mia nonna se l’era divorata il lupo che ora stava per divorare anche me. E infatti l’ ha fatto.
Ho capito tutto nella pancia del lupo, quando ho ritrovato mia nonna. Si stava stretti da matti e la vecchia non faceva che lamentarsi! Ho cominciato a tirare calci nella pancia del lupo, volevo uscire, poi ho sentito un botto, poi una luce, il cacciatore, un fico da paura, tipo Harrison Ford, stava aprendo il ventre del lupo e ci ha tirato fuori me e mia nonna, così mi toccherà tornare a trovarla. Ma non poteva farla secca con una coltellata, così io mi evitavo futuri fastidi?
La Madre
Ma io lo ammazzo, giuro lo ammazzo quel maledetto!
Una fa tutta quella fatica, prepara la torta per la suocera, aiuta la figlia a prepararsi, le indica la strada, le fa tutte le raccomandazioni…
Ovviamente, la piccola idiota fa di testa sua e si va a cacciare nei guai. Infila il sentiero nel bosco, quello che le avevo proibito (si sa, quando proibisci a una ragazzina qualcosa, quella la fa subito), incontra quella brutta bestia del lupo, che si fa raccontare tutto, la mette sulla strada sbagliata, arriva prima, si pappa la vecchia e poi anche l’insopportabile ragazzetta.
Insomma, era andato tutto così bene, in un colpo solo mi ero liberata di suocera e figlia, ma non arriva quell’idiota del cacciatore Anselmo che spara al lupo e le salva tutte e due!?
Ma io lo ammazzo, lo ammazzo!
La moglie del lupo
In fin dei conti l’ha fatto per la famiglia, solo per la famiglia.
L’inverno è duro, i piccoli hanno sempre fame e hanno bisogno di proteine per crescere sani e forti. E poi l’istinto, santo cielo, se sei un lupo non puoi mica essere un agnello. Al massimo l’agnello te lo puoi mangiare. Se ci riesci, che i pastori fanno buona guardia e hanno buona vista e buona mira. E allora acchiappi quel che trovi, anche le vecchie e le bambine. La piccola se l’è mangiata lui, poverino era stanco morto, la vecchia voleva portarla ai figli, nella tana, ma è arrivato quella bestia del cacciatore e l’ha fulminato con un colpo di lupara.
E ora io, povera vedova, come faccio a mantenere questi poveri cuccioli? Che faccio, cerco il cacciatore e i suoi figli e li faccio fuori tutti?
Beh, avrei provviste per tutto l’inverno!
Ieri mattina mia madre (che è nata par rompere) mi sveglia alle SETTE!
Mi fa: – Tua nonna sta male, devi portarle il pranzo –
Stavo per risponderle: – E chi se ne frega – ma lei continua a raffica: – E stai attenta che mi hanno detto che nel bosco si aggirano di nuovo i lupi, passa per la strada esterna che è più sicura – e blablà e blablà, non la finiva più.
Quando fa così è inutile resistere, mi sono alzata e sono uscita con un paniere pesantissimo.
Faceva un freddo cane e non mi sono sognata di dar retta alla rompipalle, ho preso il sentiero nel bosco, mi avrebbe fatto risparmiare un’ora di cammino. Mentre camminavo, da dietro un albero chi ti spunta? Il lupo, ovvio! Che fico! Una pelliccia ganza da impazzire e un aspetto così feroce, lo sguardo da “bello e maledetto”, da eroe negativo che mi ha subito conquistato.
Mi ha chiesto dove andavo e gli ho risposto che andavo da nonna. Si è interessato, mi ha fatto tante domande sulla sua salute e mi ha spiegato che c’era una strada più breve e me l’ ha indicata ma devo aver capito male perché ho impiegato un sacco di tempo ad arrivare.
Quando sono arrivata dalla vegliarda ero stanca morta. Ho bussato e lei mi ha invitata ad entrare. Quando l’ ho vista mi sono impressionata: Era proprio ridotta male, un colorito grigiastro, gli occhi sbarrati, i denti lunghi e gialli! Come potevo sapere che quella non era mia nonna? Mia nonna se l’era divorata il lupo che ora stava per divorare anche me. E infatti l’ ha fatto.
Ho capito tutto nella pancia del lupo, quando ho ritrovato mia nonna. Si stava stretti da matti e la vecchia non faceva che lamentarsi! Ho cominciato a tirare calci nella pancia del lupo, volevo uscire, poi ho sentito un botto, poi una luce, il cacciatore, un fico da paura, tipo Harrison Ford, stava aprendo il ventre del lupo e ci ha tirato fuori me e mia nonna, così mi toccherà tornare a trovarla. Ma non poteva farla secca con una coltellata, così io mi evitavo futuri fastidi?
La Madre
Ma io lo ammazzo, giuro lo ammazzo quel maledetto!
Una fa tutta quella fatica, prepara la torta per la suocera, aiuta la figlia a prepararsi, le indica la strada, le fa tutte le raccomandazioni…
Ovviamente, la piccola idiota fa di testa sua e si va a cacciare nei guai. Infila il sentiero nel bosco, quello che le avevo proibito (si sa, quando proibisci a una ragazzina qualcosa, quella la fa subito), incontra quella brutta bestia del lupo, che si fa raccontare tutto, la mette sulla strada sbagliata, arriva prima, si pappa la vecchia e poi anche l’insopportabile ragazzetta.
Insomma, era andato tutto così bene, in un colpo solo mi ero liberata di suocera e figlia, ma non arriva quell’idiota del cacciatore Anselmo che spara al lupo e le salva tutte e due!?
Ma io lo ammazzo, lo ammazzo!
La moglie del lupo
In fin dei conti l’ha fatto per la famiglia, solo per la famiglia.
L’inverno è duro, i piccoli hanno sempre fame e hanno bisogno di proteine per crescere sani e forti. E poi l’istinto, santo cielo, se sei un lupo non puoi mica essere un agnello. Al massimo l’agnello te lo puoi mangiare. Se ci riesci, che i pastori fanno buona guardia e hanno buona vista e buona mira. E allora acchiappi quel che trovi, anche le vecchie e le bambine. La piccola se l’è mangiata lui, poverino era stanco morto, la vecchia voleva portarla ai figli, nella tana, ma è arrivato quella bestia del cacciatore e l’ha fulminato con un colpo di lupara.
E ora io, povera vedova, come faccio a mantenere questi poveri cuccioli? Che faccio, cerco il cacciatore e i suoi figli e li faccio fuori tutti?
Beh, avrei provviste per tutto l’inverno!
1 commento:
Molto divertente! Punti di vista diversi ma stessi istinti omicidi finali!
Una cosina mi ha fatto e continua a farmi sorridere: il cacciatore, fico da paura, tipo Harrison Ford!
Tess, forse per noi potrà essere fico da paura, ma per una tipetta così, i f.d.p. sono altri!
Un abbraccio
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