Il naso di Cyrano: Perù

giovedì 16 agosto 2007

Perù


Sedici Agosto. Voi ve ne state al mare o in montagna, io, invece, ho passato la mattinata girando per ambulatori medici ma non mi lamento, sono riuscita a divertirmi persino là.
La FG doveva fare delle analisi improrogabili, così stamattina siamo andate alla ASL. Di solito quello è un luogo che io evito accuratamente ma il laboratorio privato dove tutto funziona perfettamente, dove troviamo cortesia e professionalità, è chiuso per ferie.
Alla ASL, stamattina, c’ era pochissima gente, per fortuna, ma i prelievi che dovevano iniziare alle sette e quaranta ( nel nostro laboratorio cominciano alle sette ) sono cominciati ben dopo le otto perché l’ infermiera è arrivata in ritardo. Meno male che la FG, che ieri ha tirato tardi con la FI e i suoi amici, praticamente dormiva, altrimenti avrebbe cominciato a lamentarsi.
Alle otto e mezza abbiamo finito e siamo usciti dai fatiscenti locali della Pubblica Sanità.
Siamo poi andate al Policlinico per pagare il ticket di una visita che la FG deve fare in settembre. E qui andiamo nel surreale. Badate bene, quello che vi racconto adesso non è un’ invenzione, è tutto assolutamente vero, ho i testimoni.
Anche al Policlinico c’ era poca gente. Mi sono messa in fila mentre la FG continuava nel suo stato di trance in sala d’ aspetto. C’erano quattro persone davanti a me, una, con la scusa che si sentiva male, è bellamente passata avanti, sistema italico brevettato.
Ai due sportelli aperti lavoravano, si fa per dire, due impiegati, una signorina e un tizio di mezza età.
Il computer della fanciulla non funzionava e quindi doveva usare quello del collega, sembrava di vivere in un universo parallelo dove tutto andava al rallentatore.
Ad un certo punto è arrivata una signora straniera. Il tizio di mezza età ha cominciato ad inserire i dati anagrafici della signora sul computer ma si è fermato quasi subito.
“ Non mi prende la nazione” ha esclamato, poi ha chiesto “ Ma Lei in quale Stato è nata?”
“ In Perù” ha risposto la signora. Quello ha riprovato, più volte, ha chiamato anche la collega, che ha lasciato la pratica di un altro paziente a metà e ha cercato di risolvere il problema ma non c’è stato nulla da fare.
A me un dubbio era venuto e stavo quasi per esternarlo, il dubbio, cioè, che non fosse il computer il problema ma l’ ignoranza dei due impiegati. Poi sono stata zitta e il tizio ha telefonato all’ assistenza informatica, spiegando la questione. Dalla cornetta è uscita la seguente domanda:” Ma ce l’ hai messo l’ accento sulla u ?”, dalla bocca del tizio è uscita questa sorprendente risposta:” Ma perché, ci va l’ accento?”. Evidentemente quello dell’ assistenza conosceva bene il tizio e io sono molto intelligente, perché il dubbio che era venuto a me era proprio che il tizio avesse scritto Peru senza accento.
Comunque il tizio a trafficato con i tasti e poi ha comunicato a quello dell’ assistenza:” Ce l’ ho messo l’ accento ma non me lo piglia lo stesso ”, al che la cornetta ha gracchiato:” Hai usato la u accentata o quella normale e c’ hai messo l’ apostrofo? “ segno che quello dell’ assistenza conosceva molto bene il tizio.
Il tizio di mezza età era sorpresissimo di apprendere che su una tastiera di computer ci sono anche le vocali accentate. Ha impiegato un po’ di tempo a trovare la benedetta ù e l’ ha digitata. Il computer gli ha preso finalmente il dato. Dopo è stato tutto semplice: In circa mezzora l’ impiegato è riuscito a scrivere il resto dei dati ( due ) e finalmente è passato ad un altro paziente.Ora, mi chiedo io, ma quando assumono gli impiegati,al Ministero della Sanità, richiedono uno speciale attestato di imbecillità?!

2 commenti:

Anna Righeblu ha detto...

Incredibile ma vero! Si fa per dire, cara Tess, è la quasi normalità e molto spesso ci si trova a subire tali "eccellenti prestazioni". Se tu avessi osato parlare, il grandissimo sapientone ti avrebbe zittita con l'espressione che puoi immaginare. Una piccola considerazione: la tua domanda in chiusura mi sembra possa valere per tutti i Ministeri, quello dell'istruzione compreso (l'iniziale minuscola di istruzione è del tutto causale).
Baci :-)

Tess ha detto...

Cara Anna,
sono assolutamente d' accordo con te, certe volte mi chiedo se noi che lavoriamo con serietà ed impegno non siamo un poì sceme ma io non saprei fare altrimenti. Quanto al ministero della pubblica istruzione ( con le minuscole ), lo vediamo tutti i giorni chi e come assume, quanta ignoranza e menefreghismo c' è in tanti addetti ai lavori.
Che dirti? Vorrei un mondo più onesto ma mi sembra ogni giorno più improbabile, certe volte invidio chi non c'è più, almeno non vede le schifezze che vedo io.
Ciao
Tess