Il naso di Cyrano: Colloqui con Dio

giovedì 9 agosto 2007

Colloqui con Dio


Avevo vinto il concorso per l’ insegnamento e aspettavo di essere chiamata in Provveditorato per l’ assegnazione della sede. Sapevamo che i posti disponibili erano tutti fuori Roma. La sede più disagiata era Carpineto, non era raggiungibile con mezzi pubblici e io non guido, significava trovare un alloggio e andarci a vivere, abbandonando casa e famiglia ma anche le altre sedi erano lontane. Io e mio marito considerammo la cosa, io volevo rinunciare ma lui mi dissuase perché uno stipendio in più serviva, perché sapeva quanto amo insegnare e perché sarebbe stata comunque una situazione temporanea, in seguito avrei potuto avvicinarmi.
Informammo le figlie delle varie possibilità, compresa Carpineto. Alla FI brillarono gli occhi, con la madre lontana avrebbe realizzato il sogno della sua vita: avere il padre tutto per sé. La FG, che aveva cinque anni, non disse niente, era donna di poche parole.
La domenica andammo, come al solito, a Messa. Nel silenzio della Consacrazione, sotto la volta del sacro edificio e sotto gli occhi allibiti e furibondi del prete risuonò questa preghiera:” Dio, ti prego, non mandare mamma a Carpineto!”
La FG, che aveva compiuto il misfatto, era facilmente identificabile, infatti, a causa delle sue più che ridotte dimensioni, stazionava sempre al primo banco.
All’ uscita molti dei fedeli ci chiesero spiegazioni e noi raccontammo i fatti, poi richiamammo la figlia, invitandola a pregare silenziosamente. Ci rispose:” Ma se prego a voce alta, Dio mi sente meglio!”
Per altre tre domeniche, nonostante le nostre proteste e gli sguardi di fuoco del prete, si ripeté la pietosa scena. Ormai tutta l’ assemblea pregava perché io non dovessi andare a Carpineto. Infatti non ci andai, fui assegnata ad una scuola di Arsoli, paesino a 64 Km da Roma ma raggiungibile con mezzi pubblici.
Ormai tranquilli, la domenica andammo a Messa sicuri che la FG sarebbe stata finalmente tranquilla.
Infatti. Al momento della Consacrazione, celebrante ed assemblea furono sorpresi dalla voce squillante della piccola criminale che disse:” Grazie Dio, che non hai mandato mamma a Carpineto”. All’ uscita della chiesa ricevetti le congratulazioni di molti fedeli.
La FG è ancora convinta che, se non sono finita a Carpineto, è stato solo per merito dei suoi colloqui con Dio

3 commenti:

Anna Righeblu ha detto...

Molto carina e tenera, Tess. Sono felice perché posso seguire la mia mamma che è qui con me, ma le sue condizioni mi rendono tanto triste. Questo è un piccolo momento per me e mi fa bene sorridere. Da me ho inserito una cosa che forse può piacerti. Sono in pausa, ma tutt'altro che in vacanza. Poi ti dirò. Un abbraccio.

Anna Righeblu ha detto...

Ancora io, Tess: ho letto "Spedizione postale": Bellissimo, mi sono proprio divertita! Complimenti! Sei stata bravissima ad inventarti quella situazione e a dar voce ai personaggi in maniera così spassosa. Sembrava di vederli, con le loro espressioni. Dimmi se c'è altro da leggere. Ah, Tess, mi dispiace che tu sia un pò triste ma, vedrai, passerà.
Un abbraccio

Tess ha detto...

Cara Anna,
Su Scrivere ci sono diverse cose carine, la gente che ci scrive è brava.
vedi se ti piace la mia rivisitazione di Cappuccetto rosso, l' ho scritta per il forum ma l' ho messa anche sul post.
Se sei a Roma telefonami, possiamo vederci, se hai tempo e voglia.
Ciao
Tess