Tornammo in albergo stanchissimi e sudati ed io invitai la figlie a spogliarsi per fare la doccia.
La FG (aveva 7 anni) indossava un paio di pantaloni blu, molto carini, nuovissimi. Se li tolse e la sentimmo lanciare un grido nel quale c’era di tutto: orrore, paura, disperazione.
La FG urlò:”Mamma ho le gambe blu, e anche la pancia!!!”
Io e il padre la guardammo, effettivamente dalla vita in giù la FG era blu, i nuovi calzoncini, con il sudore avevano stinto.
La FI guardava la sorella inorridita, la FG taceva spaventatissima, io ed il padre … scoppiammo a ridere senza poterci trattenere perché ad entrambi tornò alla mente il delizioso racconto di Guareschi che si intitola “I calzoncini di Albertino” che vi consiglio vivamente di leggere se già non lo conoscete.
Noi due ridevamo, la FI non riusciva a capire perché e la FG si offese a morte, ci guardò con profondo disgusto e disse:” Io ho le gambe blu e voi ridete?” In quella esclamazione era evidente un accorato rimprovero a due genitori incoscienti ma noi non riuscivamo a trattenerci. Sempre ridendo, presi una spugna, la inumidii e la passai sulle gambette della FG che continuava a guardarci con occhi furenti, la tintura blu veniva via facilmente e in pochi minuti la figlia tornò rosea come al solito.
Naturalmente, quando riuscimmo a tornar seri, raccontammo alle figlie la storia di Guareschi che entrambe trovarono divertente ma la FG non si accontentò, per farci perdonare, la sera al ristorante le offrimmo doppia porzione di ribollita e, finalmente, lei tornò a sorridere.
Il che, direbbe il buon Guareschi, è bello e istruttivo.
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