Ho vissuto una settimana più orrenda del solito, circondata da persone che sembrano non rendersi conto dell’assurdità delle loro azioni e dei loro comportamenti; non mi riferisco soltanto ai miei alunni che in genere non fanno neppure la fatica di pensare ma anche ad una serie di adulti che, probabilmente, pensano che gli altri siano scemi.
Forse hanno anche ragione, forse io non sono molto intelligente perché penso che ciascuno di noi dovrebbe fare il proprio dovere e perché sono convinta che uno deve essere responsabile delle proprie azioni e se sbaglia deve pagare.
Comunque, queste sono le mie convinzioni ed io cerco di essere coerente con esse, il che mi crea un bel po’ di problemi ed ancora più stress.
Così mi sono costruita un week end consolatorio che mi regalasse un po’ di bellezza per ripagarmi delle brutture con le quali ho dovuto confrontarmi negli ultimi giorni: venerdì ho concluso la mia stagione teatrale con un delizioso spettacolo di Roberto D’Alessandro dal titolo:”Un matrimonio all’italiana”, una commedia divertente ma che fa anche riflettere, come tutte le produzioni di D’Alessandro.
Ieri sera ho partecipato all’iniziativa “ Una notte al museo”.
Io e la FG non siamo andate nei Musei famosi di Roma, li abbiamo visitati già da tempo, abbiamo scelto invece il polo museale dell’Università La Sapienza.
In particolare siamo andate a visitare il museo di Mineralogia e la gipsoteca di Arte greca.
Due musei interessanti, in quello di Mineralogia c’erano tante pietre, cristalli, geodi, persino un meteorite ed un albero pietrificato; un gentile studente ci ha spiegato alcune cose come la luminescenza, fenomeno che rende i minerali ancora più attraenti.
Alla Gipsoteca ci ha fatto da guida una docente di Storia dell’arte e così ho potuto ripassarmi tutte le opere meravigliose dell’arte greca che avevo studiato al liceo. Mi sono incantata davanti alle Korai e ai Kouroi del periodo arcaico, ho ammirato i volti affascinanti degli dei e degli eroi dell’arte classica e le sculture di Prassitele e Lisippo, ho fatto un tuffo nell’arte ellenistica e anche un po’ nel mio passato di studentessa, quando all’Università dovetti sostenere l’ esame di Archeologia. Ricordo ancora quanta paura avevo: io la Storia dell’Arte la sapevo bene ma quello era un esame vastissimo e, in parte, anche piuttosto nozionistico, inoltre ero matricola e quello era soltanto il mio terzo esame. Andò bene ed io aggiunsi un ciondolino al mio cappellone goliardico, com’era uso.
A mezzanotte la visita è terminata ed io e la FG siamo tornate a casa felici, con gli occhi ed il cuore ricolmi di bellezza.
Forse hanno anche ragione, forse io non sono molto intelligente perché penso che ciascuno di noi dovrebbe fare il proprio dovere e perché sono convinta che uno deve essere responsabile delle proprie azioni e se sbaglia deve pagare.
Comunque, queste sono le mie convinzioni ed io cerco di essere coerente con esse, il che mi crea un bel po’ di problemi ed ancora più stress.
Così mi sono costruita un week end consolatorio che mi regalasse un po’ di bellezza per ripagarmi delle brutture con le quali ho dovuto confrontarmi negli ultimi giorni: venerdì ho concluso la mia stagione teatrale con un delizioso spettacolo di Roberto D’Alessandro dal titolo:”Un matrimonio all’italiana”, una commedia divertente ma che fa anche riflettere, come tutte le produzioni di D’Alessandro.
Ieri sera ho partecipato all’iniziativa “ Una notte al museo”.
Io e la FG non siamo andate nei Musei famosi di Roma, li abbiamo visitati già da tempo, abbiamo scelto invece il polo museale dell’Università La Sapienza.
In particolare siamo andate a visitare il museo di Mineralogia e la gipsoteca di Arte greca.
Due musei interessanti, in quello di Mineralogia c’erano tante pietre, cristalli, geodi, persino un meteorite ed un albero pietrificato; un gentile studente ci ha spiegato alcune cose come la luminescenza, fenomeno che rende i minerali ancora più attraenti.
Alla Gipsoteca ci ha fatto da guida una docente di Storia dell’arte e così ho potuto ripassarmi tutte le opere meravigliose dell’arte greca che avevo studiato al liceo. Mi sono incantata davanti alle Korai e ai Kouroi del periodo arcaico, ho ammirato i volti affascinanti degli dei e degli eroi dell’arte classica e le sculture di Prassitele e Lisippo, ho fatto un tuffo nell’arte ellenistica e anche un po’ nel mio passato di studentessa, quando all’Università dovetti sostenere l’ esame di Archeologia. Ricordo ancora quanta paura avevo: io la Storia dell’Arte la sapevo bene ma quello era un esame vastissimo e, in parte, anche piuttosto nozionistico, inoltre ero matricola e quello era soltanto il mio terzo esame. Andò bene ed io aggiunsi un ciondolino al mio cappellone goliardico, com’era uso.
A mezzanotte la visita è terminata ed io e la FG siamo tornate a casa felici, con gli occhi ed il cuore ricolmi di bellezza.
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