Decisamente migliore è stato, dal punto di vista culturale lo scorso fine settimana, all’insegna del bello e della storia.
Giovedì, con l’inseparabile FG, sono andata a vedere la mostra su Filippino Lippi e Sandro Botticelli. Me ne sono andata a spasso per le sale circondata da una bellezza inenarrabile, mi sono riempita gli occhi di meraviglia ed il cuore di gioia; uno può fare tutte le analisi critiche o storiche che voglia, alla fine quello che ti rimane dentro è la felicità della bellezza. Tra i tanti dipinti c’era anche la formidabile Adorazione dei Magi di Botticelli, uno dei miei preferiti in assoluto, sono restata in adorazione anch’io, come i Magi ma io ero in adorazione del dipinto!
La sera siamo andate a palazzo Braschi per una visita guidata con spettacolo teatrale incluso. Un’esperienza insolita ed affascinante tra papi, aristocratici, carbonari, pasquinate e sonetti del Belli.
Venerdì sera al teatro Argentina abbiamo visto “Quello che prende gli schiaffi”, un dramma di Andreev con Roberto Sturno e Glauco Mauri. Sturno è stato bravissimo, ha reso il suo personaggio con tragica ironia e mi ha commosso, Glauco Mauri ha costruito il suo con perizia estrema, ironico ed affettuoso, distaccato e tenero, con la sua voce unica, pazzesca trascinava lo spettatore nella storia dolorosa e sconsolata, persino gli studenti, che di solito a teatro rompono e non seguono, ieri sera stavano zitti, come sospesi nella irrealtà troppo reale del palcoscenico. Insomma, uno spettacolo da brividi!
A Roma hanno acceso le luci natalizie, via del Corso è coperta da un lunghissimo velario di luci tricolori, parecchio kitch ma a loro modo affascinanti, forse un richiamo all’Unità in un momento difficile per l’Italia. Peccato che gli Italiani, o almeno gran parte di loro, funzionino proprio male! E pensare che Botticelli, Lippi, Verdi, Donizetti e tanti altri grandi erano italiani, loro sì che funzionavano bene!
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