La FG ha trovato un lavoro.
Dopo aver cercato per tutta l’estate, inviando Curricola,
portandoli di persona, sotto il feroce sole estivo, ai quattro capi di Roma,
dopo aver subito delusioni e disillusioni, è stata assunta in una nota azienda
di telefonia.
Nonostante l’orario pesantuccio e la distanza da casa, la FG
è felicissima e tutti i giorni parte per il luogo nel quale lavora, armata di
cartella professionale e di borsetta termica con cibi e bevande, rigorosamente
vestita in bianco e nero, perché così vogliono i suoi dirigenti.
Normalmente la FG veste con colori scuri e, se ha un ricco
assortimento di pantaloni e gonne nere, non aveva quasi nulla di bianco a parte
una camicetta. Per i giorni di prova, le ho prestato io delle magliette bianche
poi, dopo l’assunzione, abbiamo provveduto.
Martedì pomeriggio l’ho raggiunta al centro commerciale e,
quando lei ha finito il turno di lavoro, siamo andate a fare shopping.
Il centro commerciale era enorme, c’erano negozi di tutti i
tipi, i prezzi erano davvero economici, almeno rispetto ai negozi che frequento
di solito.
Io ero, ovviamente, armata di carta di credito, la FG aveva
bisogno anche di scarpe; insomma, abbiamo comperato un mucchio di cose e, senza
che ce ne accorgessimo, si è fatta sera.
In realtà, io non mi ero resa conto che fosse così tardi ma
le mie gambe invece sì: mi facevano un bel po’ male! Io, quando mi diverto, non
sento fatica e stanchezza, poi, quando mi fermo, sono guai grossi: infatti la
sera e la notte ho avuto dolori continui che non mi hanno fatto riposare ma non
importa, i dolori passano; l’importante è che ora la FG ha un bel guardaroba da
lavoro e che ci siamo divertite a fare shopping insieme!
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