Nella scuola dove lavoro c’è una bella bibliotechina dove i
ragazzi possono prendere in prestito libri di narrativa, aiutati e consigliati
dalla efficientissima bibliotecaria: la signora Paola.
Nella scuola media che frequentai io, tanto tempo fa, invece
non c’era una biblioteca della scuola. I libri di narrativa per noi alunni
erano conservati negli armadi della sala professori e all’inizio dell’ anno
scolastico venivano distribuiti alle classi.
Ogni anno l’insegnante di Lettere di ciascuna classe
sceglieva un alunno per la funzione di “bibliotecario” della classe e io mi
proponevo sempre e venivo sempre scelta.
Ovviamente il compito di “bibliotecaria” non lo richiedevo per
altruismo; sì, certo, era un servizio per la classe che, comunque , svolgevo
coscienziosamente, registrando con ordine su un quaderno Autore, Titolo,
Edizione dei volumi, data del prestito e della riconsegna, nome dell’ alunna
(in classe eravamo tutte ragazzine) che aveva preso il volume.
In realtà quello che mi interessava sopra ogni altra cosa
era … mettere le mani su libri che non avevo “ancore” letto! Quello era il mio
più grave problema di famelica lettrice, sebbene i li8bri non mi bastassero
mai, mia madre me ne comprava tanti e io li leggevo, poi passavo a leggere i “libri
da mascio” che comprava a mio fratello (chissà perché, certi libri erano
considerati da femmine e certi da maschio ma io e mio fratello – famelico lettore
anche lui - procedevamo sempre ad un amichevole scambio).
I libri, però, non ci bastavano mai, la biblioteca di classe
poteva essere,almeno in parte, una soluzione. Ra i compiti del bibliotecario, c’era
anche quello, all’inizio dell’anno scolastico, di scegliere una quarantina di
volumetti per la propria classe, io sceglievo sempre libri che non avevo ancora
letto, in genere non li avevano mai letti eppure le mie compagne ma, devo
confessarlo, quello era proprio l’ultimo dei miei pensieri! Quello che mi
estasiava era il fatto che avevo quaranta libri nuovi e gratuiti da leggere!!
Peccato che gli inizi di Gennaio i quaranta libri nuovi io
li avevo già letti tutti e avevo anche finito i libri della biblioteca che
portava a casa mio fratello!
C’erano i libri che avevo ricevuto in dono per Natale poi,
fino al mio compleanno (che capita a Luglio) niente libri nuovi. Non restava
che rileggere e infatti rileggevo, una, due, tre volte, anche di più.
Ancora adesso, ogni tanto, i libri di quando ero ragazzina
me li rileggo e mi piacciono ancora.
Il vizio di leggere l’ho preso a sette anni e non me lo sono
più levato, è un vizio costoso (ma quale vizio non lo è?) ma io non posso
proprio fare a meno di scappare dall’orrida realtà rintanandomi da qualche per
tuffarmi in una storia appassionante.
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