Martedì ho dovuto prendere
la Metro per recarmi agli uffici del Catasto.
Ovviamente, ero di malumore, diciamo così per non dire
peggio, perché io, quando ho a che fare con la burocrazia, onnipotente, oscura
e ottusa, mi sento un po’ come Harry
Potter alle prese con Voldemort!
Alla fermata della Metro c’era una folla mostruosa,perché era
l’ora nella quale la gente va a lavorare e perché i mezzi pubblici a Roma,
nonostante il cospicuo aumento delle tariffe, funzionano sempre peggio.
Finalmente il treno è arrivato e io, sempre più nervosa,
sono riuscita ad entrare in un vagone …
e mi sono, come per magia, ritrovata al Circolo dei Lettori!
Tanta gente, seduta ed in piedi, aveva un libro in mano e
leggeva. Il malumore mi è passato subito, ero tra la mia gente, non più
sconosciuti ma lettori, persone che hanno il mio stesso “vizio”, gente che
legge, incredibile!
Ho cominciato ad osservare i Lettori ( e non ditemi che è un
nome comune e la L maiuscola non ci vuole,
lo so ma io ce la metto lo stesso perché, per me, la parola Lettore vale
più di un titolo nobiliare!), giovani e non, uomini e donne, tutti avevano la
faccia rilassata, qualcuno sorrideva, qualcuno ridacchiava, tutti immersi nelle
storie che il loro libro raccontava e, sicuramente, lontani, almeno per la
durata del viaggio, dalle seccature del lavoro, dei co9lleghi e dei superiori,
lontani dalla burocrazia, dall’assurdità del sistema.
Li ho invidiati quei Lettori, io non posso leggere su un
mezzo in movimento ( a parte i treni AV) perché mi viene la nausea, li ho
invidiati ma solo per un po’, poi mi è venuta un’idea: se non posso leggere le
storie, posso sempre inventarmele e raccontarmele; allora ho iniziato ad
immaginare storie sui miei inconsapevoli amici Lettori, ho inventato tutte
storie a lieto fine, roba fantasy perché la realtà è troppo brutta per raccontare
una bella storia e ho continuato finché sono arrivata a destinazione, ormai
rasserenata, rilassata e… rassegnata a subire la signora oscura … la
burocrazia!
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