Ho letto di recente sui giornali che la RAI vuole “rifare
Carosello”, il siparietto serale di consigli per gli acquisti, sul modello di
quello, tanto caro a molti della mia età, che andò in onda per tanti anni.
D’accordo, gentili signori della RAi, rifate pure Carosello
ma che cambierà?
Voglio dire: la pubblicità in RAi c’è già e pure tanta, che
farete? Ne aggiungerete ancora o Carosello sostituirà una parte egli attuali
spot?
E, comunque, come pensate di poter competere con il vecchio
Carosello? Là, le pubblicità erano create da veri artisti, tutto era di alta
qualità: i disegnatori dei cartoni animati erano geniali, le musiche squisite,
gli interpreti erano gente che aveva passato la vita sul palcoscenico, i
registi erano i grandi nomi del cinema italiano.
Voi, gentili signori della RAI, chi metterete in campo? Non
voglio fare la passatista (oppure sì) ma, guardandomi intorno, non vedo grandi
talenti che possano reggere il confronto e quei pochi costano, giustamente. Con
cosa li pagherete? Con i nostri soldi, presumo.
Lo so che la pubblicità vi è necessaria ma, per favore, non
prendeteci in giro con un’operazione di facciata, puntate su altro: su
programmi di qualità, su sceneggiati interpretati e diretti da gente seria, su
spettacoli teatrali, magari registrati in teatro, sull’opera lirica o su musica
di qualità, gli utenti, almeno quelli che pagano il canone, sono persone serie
che vogliono una televisione intelligente; le idiozie, la stupidità, i
programmi che ingannano e mistificano la realtà lasciateli ad altri.
E, pe picere, lasciate in pace Carosello!
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