Il naso di Cyrano: Esempio di democrazia (!?)

venerdì 1 febbraio 2013

Esempio di democrazia (!?)



Dopo qualche resistenza la dirigente scolastica di una scuola romana ha convocato il consiglio straordinario, richiesto dagli insegnanti, per comminare sanzioni disciplinari ad alcuni alunni che, evidentemente, hanno scambiato la scuola per una sala giochi.

La dirigente non ha presieduto il Consiglio ma ha fatto sapere di volere una sanzione risibile e, ovviamente, del tutto inefficace.

Il Consiglio ha optato per una sanzione seria e severa e si è proceduto alla redazione del verbale che è stato inviato alla dirigente. La decisione non è stata presa “a cuor leggero”: sanzionare degli allievi è una scelta difficile e sofferta, alla quale si arriva, come nel caso in questione, quando tutte le altre strategie messe in campo si sono rivelate inutili.

La dirigente, evidentemente non soddisfatta del fatto che i docenti non hanno accolto la sua richiesta, invece di convocare i genitori degli allievi per la comunicazione del provvedimento, ha nuovamente convocato il Consiglio, presumo per “esprimere” il suo volere.
 L'episodio ha suscitato in me un notevole sconcerto che ha prodotto le seguenti e alquanto amare riflessioni.

Io credevo che la libertà della funzione docente consistesse anche nella sovranità del Consiglio di Classe ma, evidentemente, mi sbagliavo. Credevo di vivere in un Paese libero, credevo che gli insegnanti potessero svolgere liberamente, nel rispetto della Costituzione e delle leggi, il loro lavoro ma, evidentemente, mi sbagliavo.

Come posso, allora, insegnare ai miei alunni l’amore per la libertà, il rispetto per il dovere, la serietà e la necessita dell’impegno? Evidentemente, se mi sbagliavo, se viviamo in una realtà dove ognuno può fare quello che gli pare,dove chi ha potere impone la propria volontà agli altri e dove i valori, nei quali mi hanno educata e nei quali continuo a credere, vengono calpestati e derisi, viene meno il valore del mio insegnamento.

E allora? Allora non so. Non so quale lezione trarre da questa vicenda, sono confusa ,disillusa e delusa, penso, con tanto dispiacere, che ho sprecato tanta parte della mia vita in un lavoro che oggi non ha più alcun senso e forse non ne ha mai avuto.

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