Il naso di Cyrano: giugno 2013

domenica 30 giugno 2013

Ciao, simpatica signora!




E’ morta Margherita Hack. Chi fosse non c’è bisogno certo di spiegarlo, la sua fama è mondiale e le sue ricerche conosciute in tutto il mondo.

Di lei mi ha sempre affascinato, oltre alla sua indiscussa intelligenza, il suo anticonformismo, la caparbia volontà di essere se stessa, con l’orgoglio che le derivava dalla consapevolezza di valere e molto.

Margherita Hack non valeva perché era bella o elegante, lei valeva perché è stata una Donna ( con la Maiuscola!) che ha dato valore allo studio, alla ricerca, all’impegno civile; non una pupazza dipinta, una barbie col tacco dodici ma una testa pensante, una donna di carattere.

Come vorrei somigliarle! Anche solo un po’!

Margherita sapeva anche divertirsi: io la ricordo, ospite in una trasmissione di Piero Angela, fu invitata a partecipare ad un piccolo esperimento: su una sedia girevole, doveva allargare e chiudere le braccia per far sì che la sedia ruotasse. Lei lo fece e rimase meravigliata che il fenomeno si verificasse, poi ci prese gusto e, mentre Paco Lanciano, il fisico che aveva proposto l’esperimento, spiegava il principio che era alla base del fenomeno, lei continuò imperterrita a girare ridendo  come una bambina anche se, invece, era un’illustre professoressa già anziana.

Ecco, queste sono le persone che piacciono a me!

domenica 23 giugno 2013

Caro sindaco





Caro Sindaco Marino,

leggo sui giornali che a Luglio, qui a Roma, circolerà solo la metà dei mezzi pubblici. A Luglio, quando ancora la maggioranza della gente lavora! Non oso pensare cosa succederà in Agosro!! Intanto (e siamo ancora a Giugno) si viaggia su mezzi superscassati, senza aria condizionata e coi finestrini bloccati, nella calca, nel sudore, nella rabbia della gente.

Un’altra pessima notizia me l’ha data l’operatore AMA che raccoglie i rifiuti compostabili: l’azienda non ci fornirà più i sacchetti per la differenziata e dovremo comperarceli da noi, così li pagheremo due volte:una comperandoli e una con le salatissime tasse sui rifiuti (io, che non abito certo in una reggia, pago 560 euro l’anno!!).

Caro Sindaco, fai qualcosa, per favore! Trova il modo di rendere Roma un po’ meno invivibile di com’è! Magari, fai fare più controlli sui mezzi pubblici per stanare quelli che viaggiano senza tessera o biglietto, sai  quanti ce ne sono? Tantissimi, di tutte le specie, a me, quelli che fanno più rabbia sono i cosiddetti studenti fuori sede, loro dicono di non avere tanti soldi e che, quindi, non possono pagare il biglietto ma poi io li vedo con cellulari costosissimi, la sera a bere birra e a fumare fini a tarda notte, con buona pace dei genitori che pagano le tasse universitarie!! Rimetti i bigliettai sui mezzi pubblici, con quello che recupereresti dall’evasione potresti pagarli senza problemi.

Un altro mezzo per recuperare danaro sarebbe quello di licenziare tutti gli amici e i parenti fino al ventesimo grado che aledanno ha infilato in ATAC ed AMA, sai quanti soldi rimarrebbero nelle casse delle due aziende? Altro che sacchetti dell’umido!!!

Caro Sindaco, lo so che tu non leggerai mai questa mia letterina ma io avevo proprio bisogno di sfogarmi un po’ e di condividere con i miei venticinque lettori il fastidio e la sfiducia che mi pervadono.

Caro Sindaco, io ho votato per te, senza farmi illusioni, per carità, non sono mica stupida; comunque ti terrò d’occhio: voglio vedere se riuscirai a fare qualcosa di buono oppure se sarai un altro dei tanti aledanni che si sono seduti in Campidoglio dai tempi di Romolo in poi!

domenica 16 giugno 2013

Pic nic sul balcone



Giovedì è stato il mio primo giorno di vacanza. Nel senso che, essendo finite le lezioni, non sono andata a scuola. Io, però, mi sono alzata alla solita ora e ho fatto un po’ di pulizia: ho potato le piantine che ornano il mio balconcino, ho spazzato, spolverato e lavato pavimenti e sanitari. Quindi ho proceduto a stirare e, un seguito, sono andata a fare la spesa. Ho comprato tanta buona frutta, in questo periodo, tra ciliegie, fragole, albicocche, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Ho trovato anche i fichi e li ho comperati. Di ritorno a casa, ho preparato delle insalate di pomodori con tonno e mozzarella per la FG che le adora e se le porta anche al lavoro, ho fatto la macedonia di fragole e poi ho preparato uno dei miei capolavori: la pizza bianca con il prosciutto e i fichi!

A mezzogiorno ero stanchissima e mi faceva tanto male la schiena ma, insieme alla FG, me la sono goduta: sedute nel nostro piccolo balcone fiorito, abbiamo mangiato la pizza che, amalgamata con la dolcezza dei fichi e con il salato del prosciutto, era diventata un cibo da dee, innaffiandola con un buon bicchiere di Est,Est, Est! ben freddo: un pranzetto degno dell’Olimpo!!

domenica 9 giugno 2013

Razzismo ?!



Qualche anno fa, in novembre, inserirono in una prima media dove insegnavo un ragazzo proveniente dalla Romania.

Naturalmente, immediate furono le proteste dei genitori italiani, proteste che partirono  non appena la notizia fu comunicata, prima ancora che il nuovo alunno entrasse in aula e che alunni e genitori potessero farsene un’idea.

Poiché i genitori italici mi conoscevano, per fama e di persona, provvidero a mascherare le loro tendenze razziste sotto i più svariati pretesti pseudo didattici che io contrastai con energia ma loro non si diedero per vinti.

Qualche tempo dopo, alla riunione per l’elezione dei rappresentanti di classe, i genitori tornarono all’attacco, forti del fatto che il ragazzo, che chiameremo Jan, nome fittizio ovviamente, era piuttosto monello.

Jan era monello ma non più dei suoi compagni italiani, era un normalissimo ragazzino di undici anni, pieno di energia, curiosità e voglia di fare amicizia con i suoi nuovi compagni. Gli altri alunni lo avevano accolto bene, tutto sommato Jan era un tipo divertente e, a undici anni, si fa presto a entrare in confidenza.

La riunione fu, per me, fastidiosissima, i genitori attaccavano e io rintuzzavo con determinazione le loro posizioni.

Poi arrivò la madre di Jan: una bella signora, truccata un po’ vistosamente, che avanzava su scarpe dal tacco proibitivo (almeno per me che da quel tipo di scarpe sarei sicuramente franata a terra!), fasciata in un elegante tailleur grigio dalla gonna al ginocchio e dalla giacca impeccabile sotto la quale appariva una camicetta dallo scollo mozzafiato.

E il fiato lo mozzò davvero alla componente maschile dei genitori! La presentai a tutti e, immediatamente, i padri, dimentichi di ideologie e teorie pseudoeducative, cessarono di fare polemiche, furono tutti gentilissimi e, oserei dire, galanti. Dichiararono che avrebbero fatto di tutto per permettere a Jan di inserirsi facilmente nel gruppo classe e continuarono con il classico comportamento che i maschi assumono quando si trovano davanti ad una bella donna. Io ridevo tra me e me, quei padri erano uno spettacolo ridicolissimo, anche perché la madre di Jan, evidentemente abituata a tali modi, pur gentilissima, li trattava con l'evidente superiorità di chi tiene a bada un branco di cagnetti che vogliono il biscottino.

Poi, visto che quella donna se la cavava benissimo, mi diedi ad osservare la componente femminile dei genitori; tra le madri l’espressione, sia di quelle belle sia di quelle bruttine, era unanime: per loro quella donna non era e mai sarebbe stata la madre di un compagno dei loro figli: quella era una rivale e potenzialmente pericolosa. Quelle donne avrebbero voluto continuare nella loro protesta ma avevano capito che, per il momento, la partita era persa. Continuarono nella loro guerra fredda per tutti e tre gli anni ma Jan, nonostante il loro rancore e la sua indubbia discolaggine, dopo tre anni si prese la sua brava licenza media!!

domenica 2 giugno 2013

Democrazia



Gli americani, in genere, non mi piacciono, mi sembrano alquanto superficiali, non amo neppure la loro letteratura, trovo gli autori americani, tranne Mark Twain e May Louise Alcott, piuttosto noiosi.

Ma c’è un testo che mi piace molto e oggi ve lo regalo, eccolo qua sotto:

“Quando, nel corso delle vicende umane, diventa necessario per un Popolo sciogliere i legami politici che lo hanno vincolato ad un altro ed assumere il rango eguale e separato al quale le leggi di Natura e la natura di Dio gli danno diritto tra le potenze della Terra, il rispetto del giudizio del genere umano richiede che esso dichiari le ragioni che lo spingono alla separazione.

Noi consideriamo le seguenti Verità evidenti di per sé:

Che essi sono stati dotati di alcuni diritti inalienabili dal loro Creatore,

Che per assicurare questi diritti sono istituite tra gli uomini delle forme di governo che traggono il loro giusto potere dal consenso di coloro che sono governati,

Che ogniqualvolta una forma di governo diventa distruttiva di queste finalità è diritto del Popolo modificarla o abolirla ed istituire un nuovo governo, posando le sue fondamenta su tali principi ed organizzandone il potere nella forma che pare la migliore per realizzare la propria sicurezza e felicità.

La prudenza, in verità, detta che governi in vigore da molto tempo non siano cambiati per motivi futili e passeggeri; e conformemente l’esperienza ha mostrato che il genere umano è più disposto a soffrire, finché i mali siano sopportabili, piuttosto che raddrizzarsi abolendo le forme alle quali si è abituato; ma quando una lunga serie di abusi e di usurpazioni, mirate invariabilmente allo stesso scopo mostra il progetto di ridurlo sotto un dispotismo assoluto, è suo diritto, è suo dovere rovesciare tale governo e procurare nuove salvaguardie per la sua futura sicurezza.”

E’ l’attacco della Costituzione americana, l’ha scritto Benjamin Franklin e io lo condivido pienamente.

Certo per comprenderlo e condividerlo è necessario essere “cittadini responsabili” e non, come diceva Pietro Calamandrei e come credo siano la maggioranza degli italiani, “gregge inerte”!!