Il naso di Cyrano: La 1^ D

sabato 26 ottobre 2013

La 1^ D



Questa settimana vi voglio parlare dei miei alunni di prima media. Sono quattordici ragazzini, otto maschi e sei fanciulle. Molti sono nati in Italia da genitori non italiani, un paio sono arrivati in Italia da pochi mesi, gli italiani sono in netta minoranza: è una vera classe multiculturale, nel senso che ognuno di loro ha esperienze e vissuti che fanno riferimento a sistemi culturali diversi e ognuno di loro sembra rispettare l’identità culturale degli altri. La cosa che più mi affascina di questi ragazzini è la naturalezza con la quale collaborano e si aiutano vicendevolmente, il che, in questi tempi di razzismo dichiarato o latente, è una bellissima lezione per tutti.
Nei primi giorni ho dovuto faticare parecchio: erano tutti scatenati, in genere, gli alunni arrivano in prima media poco dotati di autocontrollo e i ragazzi della 1^ D non facevano eccezione: farli stare attenti, portarli a mensa, accompagnarli all’uscita in silenzio e con ordine erano fatiche improbe.
Poi mi è venuta un’idea: ho detto loro che io ero il Capitano della nave e loro i miei marinai e che i marinai obbediscono al loro Capitano che si prende cura di loro. La faccenda li ha affascinati e, da allora, hanno imparato ad essere più disciplinati.
La settimana scorsa ho assegnato a questi tesori dei disegni sui miti che abbiamo letto e li ho divisi in gruppi che avrebbero dovuto realizzare in classe dei cartelloni. Ebbene, non solo tutti hanno eseguito i disegni e portato il materiale, ma in classe hanno lavorato disciplinatamente, parlando a voce bassa, aiutandosi e prestandosi pennarelli, colla e porporina.
I cartelloni sono venuti benissimo e, quando il collaboratore scolastico li ha attaccati alle pareti, gli alunni erano tutti orgogliosi e ancor più lo sono stati alle mie parole di lode.
Certo, non sono tutte rose e fiori: molti di loro hanno carenze nelle conoscenze di base, sulla grammatica dovremo fare un lavoro enorme ma mi sembra che loro, ogni giorno di più comprendano l’importanza dello studio e cerchino di impegnarsi e questo è fondamentale per ottenere dei successi.
Insomma, grazie ai miei alunni, io vado volentieri in classe, lavoro con piacere e, spesso, mi diverto anche insieme a loro. Grazie, ragazzi e ragazze della 1^D