Non nel senso peggiore
dell’espressione, infatti io, nonostante la stanchezza e la noia, ormai a
livelli che il buon Leopardi sarebbe invidiosissimo, io resisto, resisto,
resisto!
Il titolo si riferisce al fatto
che ci stiamo avvicinando alla fine dell’anno scolastico che se da un lato, con
buona pace di renzi e dei suoi complici, per noi docenti ormai si configura
come un’agognata liberazione da una condanna a sterili lavori forzati,
dall’altro porta con sé un ulteriore carico di lavoro poiché noi poveri
insegnanti dobbiamo scrivere pagine e pagine di inutili relazioni che nessuno
mai leggerà ma che noi dobbiamo immancabilmente compilare.
Ci vorrebbe la bacchetta magica,
quella della mitica Minerva Mc Grannit, o un incantesimo che permettesse di
compilare i documenti finali in un attimo.
Quando ho cominciato la mia
carriera di insegnante era peggio, ogni anno si doveva riscrivere tutto, proprio
tutto, a mano o con la Olivetti Lettera 22. Una fatica improba e gratuita.
Oggi, grazie alle menti geniali
dei suoi inventori c’è il PC, questo meraviglioso strumento che, in realtà meglio
di una bacchetta magica, tra le sue tante meravigliose funzioni, offre anche la
possibilità di “Salvare” i documenti.
Sembra una cosetta da nulla, in
realtà, per noi docenti, questa funzione rappresenta la differenza tra: “Una
mattinata a scrivere inutilmente” e “una settimana a comporre relazioni
demenziali”.
Decisamente una bella svolta!
Una volta che uno si è salvato
programmazioni e relazioni, quando serve le richiama, le modifica, con poca
fatica e ancor minor tempo e il gioco è fatto! Poi se le stampa.
Se…
Se non gli accade quello che è
capitato a me ieri mattina.
Ieri mattina, poiché di sabato,
pur non andando a scuola, io lavoro comunque(per mia disgrazia); ho cominciato
a preparare i “pezzi di carta”. Io li chiamo così, perché tali sono, per di
più, sempre con buona pace di renzi e complici, la carta ed il toner della
stampante, nonché l’energia elettrica utilizzata, sono a carico del galeotto,
pardon, docente!
Dopo aver opportunamente
modificato le carte degli anni passati, volevo procedere alla stampa ma, non so
per quale strana e misteriosa formattazione (se non sapete cos’è,
documentatevi, io non ve lo spiego!), da me sicuramente effettuata in passato,
senza sapere cosa stessi facendo (cosa che, quando lavoro al PC, mi capita
spesso) le stampe venivano in caratteri minuscoli su mezza pagina! Ovviamente,
la cosa mi ha profondamente contrariato.
Voi direte adesso: “ Ma se le
dannate relazioni non le legge nessuno, perché non le hai stampate così come
erano!?”
Ecco la risposta: perché io sono
una perfezionista, ossessivo-compulsiva! Un po’ come il detective Monk, se le
cose che faccio non sono come dico io, soffro troppo, non mi rassegno e devo
modificarle finché non mi risultano accettabili.
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