Stamattina sono andata alla posta
a ritirare un pacchetto, insieme con la Fg.
Dopo aver girato tre sportelli,
perché gli impiegati non sapevano nemmeno dove dovevamo andare, siamo approdati
in un settore delle poste che sembrava, finalmente, quello giusto.
Da brave europee (non dico
italiane perché in Italia ormai ognuno fa come gli pare!) abbiamo preso il
numerino e già qui sono cominciati i nostri dubbi: sul mio numerino c’era
scritto E74 ma sui display scorrevano i numeri intorno al 440 senza alcuna
lettera davanti alle cifre.
Abbiamo discretamente sbirciato i
bigliettini degli altri che riportavano la E maiuscola e un numero a due cifre.
Osservando l’andamento della fila, ci siamo rese conto che il 4 del display
veniva considerato una E maiuscola, vai a capire perché!
Ma il meglio deve ancora venire:
c’erano due display e tre sportelli aperti; come in tutti i display che si
rispettino, accanto al numero del cliente c’era il numero dello sportello. Solo
che gli sportelli non erano numerati! Ma non è ancora tutto: sul display
compariva ora lo sportello numero due, ora lo sportello numero tre; sempre
questi due numeri, mancava all’appello lo sportello numero uno che pure stava
funzionando, visto che gli sportelli aperti, regolarmente muniti di impiegato,
erano tre.
La Fg è una persona logica, io
sono un’appassionata di gialli, ci siamo messe a ragionare scientificamente
sulla base dell’osservazione di indizi e fatti.
Alla fine siamo venute a capo del
mistero: le poste italiane sono, appunto, italiane, funzionano, cioè, secondo
misteriosi e demenziali regolamenti che non hanno lo scopo di facilitare
l’utente, piuttosto, invece, hanno il preciso obiettivo di scoraggiarlo ad
usare i servizi postali. Come se dicessero: “Caro utente, hai voluto venire da
noi? Bene, hai fatto un errore e noi te ne faremo pentire!”
Io e la Fg, dopo attenta
riflessione, abbiamo scoperto l’arcano: un impiegato lavoravo allo sportello
numero due mentre due impiegate lavoravano a due sportelli numero tre! Si, non
abbiamo potuto scoprire il perché ma entrambi gli sportelli corrispondevano al
numero tre. Forse per questo tutti gli sportelli erano assolutamente privi di
numerazione. Gli impiegati, poi,i continuavano a far marciare i mumerini a
velocità folle e la gente, piuttosto confusa, non capiva e perdeva il turno.
Non ho potuto fare a meno di
ricordare, per associazione di idee, la casa della pazzia citata in uno dei
fumetti di Asterix!
Io e la Fg, dopo aver ritirato il
mio pacchetto, siamo tornate a casa ridendo pazzamente
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