Il naso di Cyrano: Il supplì

domenica 22 maggio 2016

Il supplì



La settimana scorsa la FG ha fatto il suo solito raid mensile a Roma e io ho cercato di organizzare le cose al meglio anche (e soprattutto ) dal punto di vista alimentare (dove “al meglio” non vuol dire “dal punto di vista più sano”).
Domenica le avevo preparato il mio mitico ragù ed è stato un pioacere vederla mangiare le pappardelle e le salsicce:
nel pomeriggio siamo andate a vedere la mostra di Mucha, assolutamente fantastica e quella sulla Barbie, dove la figlia, improvvisament tornata bambnina si è scatenata a fare fotografie delle Barbie che le piacevano di più.
Finita la mostra non poteva mancare una puntatina al caffè Sant’Eustachio dove abbiamo gustato una divina moussse di caffè con panna. Uscite dal caffè siamo state letteralmente inondate da un temporale che ci ha ridotte come pulcini bagnati.
Lunedì siamo andate a pranzo in una rosticceria vicino casa e , tra le altre delizie, la FG che già aveva fatto una lauta colazione con cornetto e cappuccino, non ha rinunciato al supplì, anzi ai suppl’, perché ne ha voluti due.
I supplì hanno il potere di scatenare nella FG profonde riflessioni filosofiche: tra un morso e l’altro la Fg ha sentenziato che Heiddeger non aveva capito niente e che la vera essenza dell’essere non è nell’ente, è nel supplì! Il supplì rappresenta la perfezione metafisica dell’essere, almeno a giudizio della FG e, a guardarla mentre se ne stava mangiando uno si ha l’impressione che sia effettivamente così!
Secondo la FG, Se Schopenauer, Kirkegaard, Leopardi e altri allegroni del genere fossero venuti a Roma e si fossero mangiati il supplì, e magari anche due, la storia della filosofia e della poesi avrebbero preso una piega decisamente più ottimistica.
Il supplì, insomma è per la FG più o meno quello che era la monada per Leibniz: un microcosmo perfetto, un’armonia equilibrata di sapori, la quintessenza dell’essere felice.
Certo in Francia trova anche altri motivi per essere felice ma quel filo di mozzarella che collega l’essere e la felicità in Francia non c’è! Il Re Sole aveva cuochi eccellenti, mangiava piatti squisiti ma il supplì non ce l’aveva. La FG, tutte le volte che torna in Italia, invece non se lo fa mancare.

1 commento:

ferro ha detto...

Condivido pienamente il parere della FG su supplì e filosofia.
Quanto mi mancano!!!