Per la serie “Bimbobestia”, in
questi giorni in tv passa la pubblicità di una nota casa di mode che, tra altri
campioni di varia cafonaggine, presenta un infante che sta a tavola come un
porco e che termina il suo pasto ruttando e sghignazzando; come dire:”Se vuoi
essere alla moda, comportati peggio di un animale”, che in italia è anche vero
ma, insomma, dirlo proprio in faccia! Ci vorrebbe un po’ di ritegno, un pelino
di vergogna, non dico in nome dell’etica ma almeno del buon gusto!
Vergogna che, non so perché, deve
aver attanagliato le coscienze dei pubblicitari che lavorano per un famoso
formaggio. Lo spot in questione mostra due sorelle (ma forse sono due amiche),
una di loro sta per andare ad un appuntamento e l’altra le fa delle
raccomandazioni. Fino a pochi giorni fa, la seconda, tra l’altro, diceva:”E non
rendermi zia.” Come a dire, sta’ in campana e usa, eventualmente, un
anticoncezionale.
Adesso la frase è diventata:”E
niente gomiti sul tavolo” che è proprio fuori contesto, visto che le due
giovani donne sembrano appartenere, almeno a giudicare dall’abbigliamento, gli
arredi e il registro verbale, alla classe borghese medio-alta e quindi fornite
di buona creanza tale da rendere del tutto inutile la raccomandazione in
oggetto.
Ora io mi chiedo: saranno stati i
pubblicitari a cambiare il testo per arcani ed imperscrutabili motivi oppure
saranno stati i vertici rai, da sempre asserviti a sancta romana ecclesia e
forti del fatto che l’italia è in mano ad un boy scout, a censurare la battuta?
E mi chiedo: se censura doveva
esserci, non era più saggio eliminare in blocco tutte le pubblicità che ci
presentano infanti, bambocci ed adolescenti bestie!?
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