Ieri con la Fi sono andata a visitare il Maker Faire, la
fiera della tecnologia che, come l’anno scorso, mi è piaciuta moltissimo.
C’erano tante invenzioni nuove,
alcune molto complesse, altre più semplici, tutte potenzialmente utilissime;
dico potenzialmente perché alcune di esse richiedono investimenti ingenti per
essere applicate ed io non credo che quelli che hanno i capitali siano disposti
ad investirli, come nel caso di un sistema che, alimentandosi ad energia
solare, produce energia ed acqua potabile, i costi di gestione sarebbero
contenuti al contrario di quelli di istallazione. Un dispositivo così sarebbe
utilissimo in Paesi africani o asiatici ed io non credo che i capitalisti del
mondo ricco sarebbero disposti a partecipare ad un progetto simile, cosa ci
guadagnerebbero?
I settori che mi hanno più
interessato sono stati, come al solito, quelli delle scuole e delle Università,
quelli delle tecnologie di supporto agli handicap e quello della realtà
virtuale, anche se quest’ultimo è stato un po’ deludente, mi aspettavo di più.
Per tutta la giornata ho
curiosato tra gli stand, ho anche fatto volare in razzetto di carta, saltando
su una bottiglia di plastica collegata al razzo con un tubo e ho suonato della
frutta, bastava sfiorarla con le mani, un’esperienza quasi magica e ho fatto
altre esperienze curiose e divertenti.
Sono tornata a casa stanca morta,
le gambe mi facevano proprio male però ero contenta di aver visto tante cose
fantastiche!
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