Giovedì scorso è arrivata Cat,
ieri la Fg, corredata di regolamentare Ab e, naturalmente, sono felicissima di
passare qualche giorno con loro.
Abbiamo in programma varie mostre
ed uscite. Con Cat siamo già state a visitare le mostre su Ligabue ed Hopper,
ben allestite ed interessanti, e quella su Star Wars, piuttosto deludente.
Cat, ovviamente, alloggia da
nostra madre e verrà a cena da me soltanto il 31 dicembre, la Fg&Ab, quando
sono a Roma, abitano a casa loro ma quasi sempre mangiano da me o dai genitori
dell’Ab. Il che significa che io devo cucinare, attività che, notoriamente, non
è nelle mie corde e che mi crea ansia a vagonate. Sì, perché, quando cucino io,
non si sa mai cosa uscirà dalla pentola; io non conosco mezze misure: o cucino manicaretti
squisiti o intrugli venefici, degni delle streghe del Macbeth!
Inoltre, con l’avanzare dell’età,
mi stanco sempre di più, mi fa male la schiena e, in questi giorni ho anche una
costola rotta che mi dà parecchio fastidio.
Comunque ieri sera la cena è
andata bene: il sugo di frutti di mare era decente e le bistecche di tonno al Vin
Santo e coriandolo mi sono venute proprio gustose. Anche il brodo di cappone
che servirò oggi a pranzo è squisito ma è tutto merito del cappone, io l’ho soltanto
lessato! Anche il ragù per il giorno di Santo Stefano, che in questo momento
bolle sui fornelli, promette bene.
Ieri la tavola della vigilia era
proprio bella, ho realizzato un allestimento in ecrù, con una bella tovaglia di
Fiandra, con qualche tocco di azzurro nei piatti e nei segnaposto che ho creato
al computer. In effetti allestire la tavola mi piace tanto, molto più che
cucinare ma alla fine, quando vedo figlie, amici e parenti contenti ed allegri,
dimentico la fatica e sono felice con loro.
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