Il naso di Cyrano: L’assassino

domenica 24 settembre 2017

L’assassino


Veniva verso di me, con aria minacciosa. Fluttuava nell’aria come una nube foriera di tempesta.
Ero paralizzata dal terrore, cercavo di indietreggiare, di mettermi in salvo ma il lungo corridoio non sembrava offrire vie di fuga, inoltre io non riuscivo quasi a muovermi per la paura mentre lui volava e si avvicinava sempre di più. Avrei voluto urlare, chiedere aiuto ma la mia gola era paralizzata. Era sopra di me ed io ero inerme, consapevole che per me era ormai finita.
Mi avvolse come una nebbia umida e mortale, la spugna celeste del vecchio accappatoio di mia figlia mi avviluppò in una stretta mortale, le mie mani erano troppo deboli per strapparmelo via dalla faccia, la cintura stava stringendomi il collo, quasi non respiravo più, sapevo che stavo morendo asfissiata e mi chiedevo perché il vecchio accappatoio celeste mi odiasse al punto di volermi morta.
Ero ormai caduta a terra, senza più neppure la voglia di lottare per salvarmi, rassegnata, quando sentii altre mani, ben più forti delle mie, lottare con l’accappatoio assassino, mi riebbi e ricominciai a cercare di strapparmi di dosso la spugna che opprimeva il mio respiro. Ecco, ero libera, respirai più forte che potei, la testa mi girava, non vedevo quasi nulla, gli occhiali erano caduti in terra.
Accanto a me un uomo lottava con l’accappatoio che, furibondo, cercava ora di aggredire lui. L’uomo mi urlò: “Sono l’Ispettore, presto, prenda una busta della spazzatura di quelle robuste!”
Non esitai, corsi in cucina e presi una delle buste nere, quelle grosse, di plastica nera, tornai in corridoio mentre la aprivo, l’Ispettore aveva immobilizzato il killer ripiegandolo strettamente ma quello continuava ad agitarsi come una serpe inferocita. Porsi la busta e vi infilammo l’accappatoio. “Presto, faccia un nodo stretto” mi ordinò l’Ispettore ed io lo feci, lui mi levò la busta dalle mani e fece un altro nodo, poi prese la busta, ancora vibrante, e ci saltò sopra finché nulla più si mosse.
“Vado a gettarla nei secchioni per strada” disse ed uscì.
A questo punto, io mi sono svegliata.
Forse se smettessi di leggere libri polizieschi e di vedere telefilm gialli, non farei sogni così demenziali, ma il genere mi piace così tanto!

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