Il naso di Cyrano: Ancora libri

domenica 22 marzo 2020

Ancora libri


Anche oggi parlerò di libri, perché, in questo assurdo periodo, sono i miei compagni più fidati. Non che non faccia altre cose oltre che leggere: ho ripreso a praticare il Pilates in casa, riordino e tengo pulito il mio appartamento, guardo i miei amati, vecchi sceneggiati, correggo i compiti che i ragazzini diligenti mi inviano tramite mail.
Certo, la maggior parte del tempo la dedico alla lettura, anche perché avevo da parte un bel mucchio di libri da leggere, ne compro sempre tanti!
Quello che ho letto in questi giorni, sempre di Alessandra Necci, si intitola: Isabella e Lucrezia, due cognate.
E’ un bel racconto, basato su fonti storiche, della vita di Isabella d’Este e di Lucrezia Borgia.
Delle due, quella che mi affascina è Isabella: colta, razionale, capace di freddezza e determinazione, seppe compiere scelte politiche, anche crudelissime, per il bene di Mantova di cui era marchesa, con intelligenza machiavellica.
Isabella sapeva anche: ”Compartire il tempo”£, come diceva lei, cioè dividere il tempo della politica e dei doveri da quello del piacere. Il suo piacere consisteva in molte cose ma non nell’amore. Era poco sensuale, fu sposata al marchese di Mantova per volere dei genitori, non era interessata ad avere amanti, non amò neppure le sue figlie, solo per i maschi ebbe trasporto, soprattutto per il primogenito che, peraltro, le diede molti dispiaceri.
Isabella amava essere ammirata, non tanto per la sua bellezza quanto per la sua intelligenza e per la sua eleganza, amava raccogliere cose belle, collezionò molti oggetti e libri preziosi, amava guardare le cose belle, come dice la Necci: “Il bello non vale solo per il piacere degli occhi ma per quello della mente e dell’anima”. Volle fare della sua vita un’opera d’arte e la inserì nel bel palazzo di Mantova che ristrutturò in parte, secondo il suo gusto e la sua eleganza.
Ebbe anche molti difetti, ovviamente, voleva sempre primeggiare, si mise spesso in competizione con le altre dame del suo tempo, era decisamente egoista ed egocentrica ma è un personaggio affascinante ed estremamente moderno, troppo moderno, forse, per i suoi tempi.
Anche io, nel mio piccolo, cerco di compartire il tempo, specialmente in questo periodo, cerco di scacciare i pensieri tristi sulla malattia e cerco di trovare un po’ di bellezza da guardare: la mia casa, i begli oggetti che contiene, penso alle mie belle, intelligenti figlie, che si tengono in costante contatto con me e sanno farmi sorridere con le loro storie e, naturalmente, leggo tanti libri bellissimi.

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