Il naso di Cyrano: Uno scherzo

mercoledì 13 agosto 2008

Uno scherzo


Eravamo a Firenze con le figlie. Avevamo pranzato, benissimo, nella solita trattoria. La FG,che all’epoca aveva nove anni e non beveva alcolici, aveva preteso di chiudere il lauto pasto con i cantuccini e il Vin santo. Uscimmo allegri dal ristorante e ci avviammo verso l’albergo, decisi a prenderci un espresso in un vicino bar.
L’ insegna del bar recava anche la pubblicità di una marca di caffè. Il Caffè Essse. Proprio così: con tre “S”.
La FG, che già allora aveva attitudine per la linguistica, ci fece rimarcare quello che a suo giudizio era un grave errore di ortografia.
E allora ci scattò dentro un sadico desiderio. Io, con l’aria più tranquilla del mondo, le risposi:-Ma che dici? Guarda che hai letto male, là c’è scritto “caffè esse” con due “S”-
La FG mi guardò male poi chiese conferma al padre di quanto sosteneva ma evidentemente non sono solo io la bastarda dentro perché anche lui sostenne la mia tesi, rincarando:-Ho paura che il Vin santo ti abbia ubriacata-
La FG, non troppo convinta, si rivolse alla FI per avere appoggio e sostegno ma la FI è la regina dei bastard inside e confermò con assoluta serietà le parole di noi genitori.
A questo punto la FG si preoccupò, non tanto per l’ortografia ma perché il Vin santo le era piaciuto parecchio e temeva che non le avremo più permesso di berlo, cosa che, ovviamente, ci guardammo bene dal fare.
La verità gliela dicemmo anni dopo e quel che ci disse lei non ve lo racconto perché, sebbene linguisticamente corretto, è eticamente riprovevole anche se assolutamente meritato!

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