Il naso di Cyrano: I Signori del teatro

venerdì 13 marzo 2009

I Signori del teatro


Ieri sera sono andata a teatro. Sul palco, praticamente da solo, per due ore, senza microfono, Gianrico Tedeschi, ottant’anni!, ci ha portati nel mondo doloroso ed ironico del suo personaggio: un vecchio che sta per morire, in una casa di riposo.
Un’opera difficile da vedere ma soprattutto da interpretare: la sofferenza che nasce quando “ non si ha più il futuro”, quando dentro si è ancora giovani, forse ma il corpo non ce la fa più, quando le speranze finiscono e ci si può guardare solo indietro, nella speranza che almeno i ricordi siano belli.
Gianrico Tedeschi è riuscito nella difficile impresa di trascinarci nel pensiero del protagonista, ci ha fatto soffrire e ridere e alla fine gli abbiamo tributato una meritatissima standing ovation.
La FG era entusiasta, lei è giovane eppure tutte le volte che vede un attore o un’attrice della vecchia scuola ne rimane letteralmente conquistata, le era successo ascoltando Nando Gazzolo, la signora Lojodice e anche ieri sera il fascino di una recitazione rigorosa e coinvolgente l’ ha incatenata alla storia.
Tornando a casa, pesavo, mi è venuto naturale di fare il confronto tra questi grandi vecchi e i ragazzi. Bene, i vecchi stravincono e non solo in teatro! In tutti i campi dell’intelletto, basta citare due nomi tra tanti: Margherita Hack e Rita Levi Montalcini. La ragione? Non so, forse dipende dal fatto che, oltre al genio, i vecchi nel loro lavoro ci hanno messo (e ci mettono ancora) tanto impegno e tanto studio.
Certo, non tutti sono così, i disonesti e gli stupidi non hanno età, certo, non tutti i giovani sono pressappochisti e superficiali ma,in questo tempo nel quale i poteri politico ed economico vogliono ridurci a passivi consumatori, fa impressione vedere gente che pensa e ho l’impressione che i vecchi siano, per così dire, più abituati a pensare.
E allora, cari vecchi intelligenti, continuate a regalarci la vostra saggezza, per favore; il mondo va avanti solo con le idee, tutto il resto: potere, soldi e quant’altro contano poco e prima o poi finiscono in niente. Ci servono le idee, per il presente e per il futuro, ci servono persone che pensino e ci raccontino i loro pensieri, di qualunque età siano, non vi fate rubare il futuro, il futuro siete anche voi.

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