Il naso di Cyrano: Tornare a casa

mercoledì 6 maggio 2009

Tornare a casa

Sono di nuovo a Roma, presa da cento incombenze: la scuola, la spesa, la casa…
A scuola è stato duro rientrare, avevo dormito poco, alcuni alunni erano impreparati e, ciliegina sulla torta, nel pomeriggio c’è stato un Collegio docenti. Alle quattro avevo voglia di urlare dalla disperazione, per sopravvivere mi sono riguardata le foto che ho scattato durante la mia vacanza in Piemonte.
Ho visto davvero molte cose bellissime e interessanti, la mostra su Akenaton, ad esempio.
Akenaton mi ha sempre affascinato, sarà che fu un faraone diverso da tutti gli altri, sarà che le statue e le immagini che lo raffigurano sono straordinariamente intriganti, sarà che l’ Egitto antico mi incuriosisce, non so ma è certo che questo faraone colpisce in modo particolare la mia fantasia.
Akenaton aveva un sogno: quello di realizzare in Egitto il monoteismo fondato sul culto del disco solare Aton.
Naturalmente non ci riuscì: troppo grandi erano gli interessi in gioco, troppo potenti erano i sacerdoti degli innumerevoli dei, e il povero Amenofi, questo il suo vero nome, fallì miseramente nella sua impresa. A nulla gli valse aver cambiato il suo nome in Akenaton, che vuol dire utile ad Aton, fu inutile spostare la capitale da Tebe ad El Amarna nel deserto, dove Akenaton fece costruire una nuova città, chiamata Aketaton, cioè: Orizzonte di Aton, gli egiziani rimasero fedeli ai loro dei e i sacerdoti mantennero intatto il loro potere.
Immagino la sua delusione, la sua sofferenza, forse in parte mitigata dalla vicinanza della sua bellissima moglie Nefertiti e delle sue figlie. Quando uno ha un sogno e compie ogni sforzo per realizzarlo e poi vede fallire tutto il suo lavoro si sente inutile ed inadeguato, io lo so benissimo e forse è per questo che voglio bene al povero Akenaton.
La mostra a palazzo Bricherasio era ricca di reperti interessanti: talatat con i volti del Faraone e del suo seguito, frammenti dipinti con fiori ed animali, strumenti di uso quotidiano tra i quali un corredo da scriba con calami e papiri, gioielli, statuine votive, insomma una bella panoramica su un periodo storico ed un personaggio decisamente affascinanti.

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