Il naso di Cyrano: Poesia dell’Autunno

sabato 29 ottobre 2011

Poesia dell’Autunno

Cos’è che rende poetico l’autunno?
E’ forse il colore rosso brunastro delle foglie che cadono lentamente dai rami, ricoprendo l’asfalto delle strade cittadine e provocando rovinose cadute di nonnetti ed attempate signore che scivolano sul bruno manto? No.
E’ forse il colore triste del cielo al mattino, quando frotte di studenti infelici e di in felicissimi professori esce di casa, rimpiangendo il bel sole d’agosto? No.
E’ forse il volo di qualche rara rondine che fugge verso le calde terre del sud? No.
E’ forse il piacere di tornare nel tepore dolce della propria casa, nell’involtolarsi nella copertina di pile, stesi sul divano a leggere un libro? No.
E’ allora la pioggia che scroscia con il furore dei tropici e fa saltare le fogne che l’amministrazione comunale, pur avendo aumentato, di molto, la tariffa della tassa sui rifiuti, si guarda bene dal fare ripulire, con effetti disastrosi e talvolta drammatici per la cittadinanza? Neppure.
Sapete in che consiste la poesia dell’autunno per la mia incomparabile FG?
La FG me lo ha rivelato oggi a pranzo, precisamente al momento del dessert.
La poesia dell’autunno per la FG sta… nella squisita marmellata di castagne con la quale aveva farcito dei minicornetti che ci stavamo sbafando in perfetta letizia al termine del nostro pranzo!!!

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