Il naso di Cyrano: Com’è bello raccontare 2

domenica 30 novembre 2014

Com’è bello raccontare 2



Ed eccovi il secondo racconto, l’autrice M.S., la conoscete già, è uyna ragazzina che scrive proprio bene, leggete e fatemi sapere se siete d’accordo.

Buona Lettura.



Vita nel bosco

Non è qualcosa a svegliarmi, semplicemente mi sveglio. Sono in un luogo caldo e confortevole, ne troppo grande ne troppo piccolo. Da dietro di me arriva una leggera luce ostacolata da qualcosa che mi sembra foglie, dalle ombre che crea. Sono poggiata su qualcosa di morbido e soffice che emana un leggero tepore che mi avvolge tutta. Però guardandomi meglio vedo che il mio corpo è coperto da una corta peluria marrone e che la cosa su cui sono poggiata è una coda che per di più è mia. Sono diventata uno scoiattolo. La stanzetta in cui mi trovo è una tana. Mi alzo in piedi e mi accorgo che ho delle zampettine che mi sorreggono perfettamente e altre che sembrano molto delle mani. Uscendo all'aria aperta neanche mi rendo conto che riesco a stare aggrappata al tronco e a salire a velocità impressionante. In uno slancio di felicità mi arrampico fino a quella che deve essere la cima dell'albero e da lì ammiro il panorama. Una grande foresta pulsante di vita si estende per chilometri intervallata da un fiumiciattolo qua e là. Ci sono fruscii in ogni dove segno che qui regnano gli scoiattoli. Gli alberi sono pieni di ghiande, nocciole, noci e quant'altra delizia possa piacere agli scoiattoli. Dalla cima dell'albero percorro un rametto finché non arrivo alla sua punta e da lì mi lancio verso un altro albero. Con immensa sorpresa mi accorgo che riesco a librarmi fino ad un altro ramo grazie a delle membrane laterali. Mi accorgo che in una piattaforma di legno sospesa con delle corde fra i rami ci sono tanti scoiattoli riuniti, non sembrano degli scoiattoli normali anzi sembra che anche loro siano degli umani trasformati. Mi accolgono nel loro gruppo con felicità e mi spiegano le leggi della loro comunità di scoia-uomini. Ogni scoia-uomo ha un albero tutto suo che può adibire a tana decorandola come più lo aggrada. La foresta è divisa in piccoli centri abitati con piattaforme e altri gingilli più umani, il resto invece è foresta libera dove si può prendere cibo e materiale per costruire.. la comunità è basata su un miscuglio tra uomini e scoiattoli. Infatti ci si può sposare e si può avere un lavoro. Si vive anche più a lungo perché la forza e la resistenza degli scoiattoli mischiata a quella degli umani crea una vita perfetta. Avendo un cervello umano siamo riusciti a inventare sistemi per prelevare l'acqua dai fiumi e avere dei piccoli laghetti sospesi. Io sono molto contenta della mia casa. Ho scelto un albero di nocciole alto e snello, con un bellissimo intrico di rami che ho collegato con piccole corde. Qui tutti gli alberi hanno almeno una cavità e il mio ne ha una bella grossa e alta che ho diviso in due piani con un soppalco intagliato. Il mio letto è fatto di petali secchi di rosa, piume cadute di uccello(la valle in cui regnano gli uccelli-uomini è vicino alla nostra e loro commerciano con noi portandoci anche oggetti dalle altre valli, infatti sono gli unici a riuscire ad oltrepassare le montagne che dividono le valli) e ramoscelli piegati mentre gli altri mobili sono di legno, pietrucce e foglie. La mia città è una delle più ricche perché è la più vicina alla valle degli uccelli-uomini ed è anche bagnata dal fiume Grande, che attraversa le montagne dalla valle degli uma-pesci che in effetti sono degli abili commercianti tanto quanto gli uccelli. Ho già scelto un lavoro, voglio fare la messaggera. Entrerò in servizio tra pochi mesi e potrò correre e saltare fra un albero e un altro per portare messaggi, ma magari sarà solo un posto provvisorio e poi mi dedicherò alla costruzione di oggetti vari. E se colui che sta leggendo questo testo sa tenere un segreto, ho anche trovato uno scoiattolo poco più grande di me e sono proprio cotta se devo dire! Lui è così gentile e buono! Mi offre sempre una mandorla del suo albero e spesso andiamo a passeggiare insieme per la foresta. È anche molto carino e credo proprio che sia quello giusto. Il mio nuovo nome da scoiattolo è Luna perché gli scoiattoli hanno sempre nomi legati alla natura. Sono molto contenta di essere una scoia-umana e non ricordo nulla della mia vita precedente.

M. S.

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