Ho passato una settimana di noia
mortale: a scuola lavoro con degli zombi maleducati, il cosiddetto dirigente
vive sulla luna, ho avuto una riunione con i colleghi dove, invece di parlare
di didattica, si è parlato solo di pezzi di carta e burocrazia. Devo anche
cominciare a preparare i documenti di fine anno: relazioni, valutazioni ed
altre schifezze ma qui la faccenda è facile: grazie al pc, basta prendere la
documentazione dello scorso anno e fare le poche, opportune modifiche!
Sono sfinita, anche fisicamente,
l’ultima cura per la pressione sembra aver fatto effetto ma non mi reggo
letteralmente in piedi, mi stanco subito e non riesco quasi a fare nulla; la
prossima settimana avrò la visita dal cardiologo, vedremo.
Per fortuna ci sono i libri, sto
leggendo dei romanzi di Wodehouse, divertentissimi, soprattutto sul piano del
linguaggio, very English. E per fortuna c’è Alberto Angela con le sue
bellissime trasmissioni: la settimana scorsa Ulisse ha raccontato “Il nome
della rosa” di Umberto Eco ed è stata una splendida occasione per un tuffo nel
Medioevo del Monachesimo, ieri sera mi sono goduta una bellissima lezione su
Leonardo, personaggio che non amo troppo ma che, comunque, è stato un
indiscusso genio.
E’ come se vivessi due vite: una
noiosissime di giorno ed una piacevole la sera, quando posso vedere
trasmissioni intelligenti, purtroppo molto rare, quando posso tuffarmi nella
lettura in compagnia del mio ormai inseparabile Reader!
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