Al Quirino, il divertimento di
allora è rispuntato fuori intatto: Annamaria Guarnieri, nella parte di zia
Marta e Giulia Lazzarini, in quella di zia Abby, nonostante gli ottantaquattro
anni a testa, si sono scatenate in due parti difficili, che mescolano il noir
al sentimentale, l’ironia alla presentazione di un tema difficile come la
solitudine.
Sono andata a teatro sicurissima
che mi sarei divertita: da due attrici vere, con tanta esperienza di
palcoscenico alle spalle non potevo che aspettarmi uno spettacolo di alta eleganza
e non sono rimasta delusa. Le due signore hanno dato vita a due personaggi
deliziosi, apparentemente ingenui, in realtà guidati da una logica ferrea, due
anziane signorine, piene di educato decoro, stemperato da tratti bambineschi
che anche io conosco assai bene. Anche gli altri attori sono stati bravi, la
scena era deliziosa, i costumi gradevoli e la regia di Gleijeses corretta e
rigorosa. Una bella serata e uno spettacolo come, ormai, se ne vedono davvero
pochi.
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