Questa settimana, a teatro, ho
assistito ad una messa in scena di “Arsenico e vecchi merletti”, una deliziosa
commedia che conosco assai bene perché ho visto il vecchio film di Franck
Capra, con Cary Grant, e due deliziose produzioni televisive, di quando la
televisione era in bianco e nero e, invece di idioti svociati e fanciulle che definire
attrici sarebbe improprio, faceva recitare la gente di teatro; la prima
rappresentazione la vidi da piccolissima e non ce n’è più traccia, Lina Volonghi,
Elsa Merlini e Nando Gazzolo conquistarono tutto il mio entusiasmo di bambina,
nell’altra recitavano Paolo Carlini e Laura Carli e mi piacque parecchio.
Al Quirino, il divertimento di
allora è rispuntato fuori intatto: Annamaria Guarnieri, nella parte di zia
Marta e Giulia Lazzarini, in quella di zia Abby, nonostante gli ottantaquattro
anni a testa, si sono scatenate in due parti difficili, che mescolano il noir
al sentimentale, l’ironia alla presentazione di un tema difficile come la
solitudine.
Sono andata a teatro sicurissima
che mi sarei divertita: da due attrici vere, con tanta esperienza di
palcoscenico alle spalle non potevo che aspettarmi uno spettacolo di alta eleganza
e non sono rimasta delusa. Le due signore hanno dato vita a due personaggi
deliziosi, apparentemente ingenui, in realtà guidati da una logica ferrea, due
anziane signorine, piene di educato decoro, stemperato da tratti bambineschi
che anche io conosco assai bene. Anche gli altri attori sono stati bravi, la
scena era deliziosa, i costumi gradevoli e la regia di Gleijeses corretta e
rigorosa. Una bella serata e uno spettacolo come, ormai, se ne vedono davvero
pochi.