Il naso di Cyrano: In viaggio

giovedì 1 novembre 2007

In viaggio


Il 31 ottobre 2007 verso le 20.00 ero all'aeroporto in attesa d'imbarcarmi sul volo per Parigi.

Intorno a me altri passeggeri attendevano, il volo che, ovviamente, era in ritardo.

I francesi erano pochissimi, molti gli italiani.

Le donne avevano l'aria soddisfatta di chi sta per intraprendere un piacevole viaggio, come pure alcuni uomini dall'accento palesemente settentrionale.

Poi c'erano gli altri: avevano queste lo sguardo sperduto di chi si domanda perché è lì, le facce tesissime come se si sentissero traditori di una causa giusta, nei loro occhi domande inseguivano domande: “perchè non sono là? Come andrà a finire?” erano i romani.

I romani pensavano al Derby.

Quella sera c'era la partita di calcio Roma-Lazio.

I romani erano all'aeroporto, non allo stadio, non davanti alla televisione a fare il tifo, erano all'aeroporto al seguito di mogli smaniose di fare shopping a Parigi e di figli invasati all'idea di euroDisney.

Salimmo sull'aereo, i romani erano sempre più mesti e nervosi.

Non ci fu neppure la solita rissa per aggiudicarsi i posti vicino al finestrino (era un volo low cost senza posti assegnati).

Gli stwearts diedero il loro benvenuto multilingue e portarono a termine la lunga tiritera su cosa fare in caso di emergenza.

Partimmo con un'ora di ritardo.

Una signora, non più giovane, chiamò lo stewart e, in un francese piuttosto stentato, lo pregò di farle sapere, qual'ora fosse stato possibile averne notizia tramite radio, il risultato della partita roma-lazio, che si sarebbe conclusa verso le dieci e trenta di sera.

Lo stewart, gentilmente, rispose che ne avrebbe parlato al pilota.

I passeggeri che udirono guardarono meravigliati la signora, un accenno di sorriso (lei aveva fatto la domanda che loro non avevano osato fare) si gelò sulle loro labbra.

I romanisti si chiesero: “sarà della lazio?”, i laziali dubitarono “mi sa che è romanista”

Alle dieci e trentasei il pilota comunicò ai passeggeri che il Derby si era concluso con la vittoria per tre a due della roma sulla lazio.

I romanisti presenti esultarono ma con un certo fair play, i laziali tacquero, con MOLTO fair play.

La signora che non parla molto bene il francese e che è una tifosa interista ero io.


3 commenti:

Anna Righeblu ha detto...

Ahahah. Rido!!! sono riuscita a "vederti" su quel volo e in quella situazione. Stai postando da Parigi? Io sono a casa con un raffreddorone tremendo. Saluta la FG.
Màh, mi sa che manco stavolta mi risponderai... Bòh, vabbè... E CERCA DI DIVERTIRTI!!!

Tess ha detto...

invece ti rispondo!
anche io ho un raffreddore tremendo, mi tengo in piedi a forza di novalgina, tartelette, patè e camambert.
ho aiutato la FG a finire di sistemare i suoi 6 metri quadrati di casa e stasera sono stata a Montmartre.
sono piuttosto stanca ma la FG è contenta e perciò sono contenta anch'io!
Ci vediamo lunedì a scuola.
Ciao.
Tess

Anna Righeblu ha detto...

Ciao! Felice della tua risposta! Vorrai convenire che un conto è avere un raffreddore tremendo e doversene stare a casa come me... un conto è averlo, sempre tremendo va bene, ma andandosene in giro per Montmartre, tenendosi in piedi (udite, udite!) "a forza di novalgina, tartelette (!?), patè e camembert (!?)". Poverina, chissà come soffri... Lunedì spero almeno di vederti con qualche grammo in più!!! Baci e DIVERTITI!