Il naso di Cyrano: Picasso a Roma

venerdì 21 novembre 2008

Picasso a Roma


Sono andata a vedere la mostra su Picasso al Vittoriano.
Mi è piaciuta da impazzire: era piena di colore, di forme, di linee, di volumi…di Tutto!
Il fatto è che, quando uno, per esempio, va a visitare una mostra di Monet, sa di trovarci la luce, l’aria, l’acqua come le vedeva l’artista, le sue impressioni, se guarda le opere di Beato Angelico, ci vede un mondo di angeli e di santi, se guarda le opere di Caravaggio ci trova il buio e la luce…ma nell’ opera di Picasso uno ci scopre milioni di mondi!
Classicismo, impressionismo,cubismo, astrattismo…Picasso ha attraversato ogni stile senza mai lasciarsene invischiare, è riuscito a restare sempre Picasso , nel bene e nel male, la sua personalità multiforme e originalissima lo ha preservato dalle scuole e dagli stili.
Picasso si può odiare o ammirare, rifiutare od amare, non c’è via di mezzo, come tutti i grandi geni, se ne è infischiato delle mode e dei tempi e ci ha regalato la sua visione dinamicissima del mondo e della vita.
Nelle opere esposte c’era tanto colore, esplosioni di colori, rossi, verdi, azzurri.
Tutto era un inno alla vita, un invito a viverla nella sua pienezza, a cogliere con piacere la bellezza che c’è in ogni sua manifestazione. Persino negli schizzi preparatori di Guernica, il grande affresco sull’orrore della guerra civile spagnola, ho percepito il suo amore per la vita, nella fisicità dei cavalli e dei personaggi travolti dall’orrore e dalla morte.
Tutto era un canto alla vita, quella dell’uomo, quella della natura, quella degli oggetti inanimati ed era un canto pieno di rispetto e di amore profondo, una lezione altissima per tutti noi.

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