Il naso di Cyrano: Vergognati

martedì 25 novembre 2008

Vergognati

Quando ero piccola e mi comportavo male mia madre mi diceva:”Vergognati!” e, poiché io ero una peste, accadeva spesso. Non mi piaceva sentirmelo dire ma sapevo che era dannatamente giusto, che dovevo vergognarmi. E mi vergognavo.
Ancora oggi, se non mi comporto bene mi risuona in testa la voce di mamma, io mi vergogno e cerco di rimediare.
Ecco, io credo che ogni tanto sia necessario dirglielo ai ragazzini “vergognati!”, altrimenti crescono con la convinzione che tutto sia permesso e le cose non vanno per niente bene.
Care mamme, ditelo qualche volta ai vostri figli, quando si comportano male, magari spiegate loro anche perché devono vergognarsi, non è che loro lo sappiano sempre.
Forse se qualche mamma avesse detto, che so:”Mario, vergognati!”,”Giovanna, vergognati!”, ”Silvio, vergognati!”, “;Mariastella vergognati!” magari oggi, davanti alla morte di un ragazzino, assassinato da una scuola che gli è caduta in testa non sentiremmo frasi come:”E’ stata una tragica fatalità”, “Non è compito nostro”, “I soldi ci sono ma…”
Come se quella morte fosse una cosa qualunque. Invece no, quel ragazzino rappresentava il futuro, il nostro futuro, come tutti i ragazzini, non soltanto i nostri propri figli.
I ragazzini sono tutti nostri figli e quella morte ci riguarda. Tutti. E gli indifferenti dovrebbero vergognarsi di esserlo ma, forse, le loro madri (e i loro padri) non glielo hanno mai spiegato, non hanno mai detto loro:”Vergognati!”
E allora glielo dico io ma,forse è troppo tardi.

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