Il naso di Cyrano: Gli occhi della gente

mercoledì 14 febbraio 2007

Gli occhi della gente


Io guardo sempre le persone negli occhi, è il modo più semplice per conoscere la verità.
Con le parole puoi mentire con gli occhi no. Negli occhi c’è tutto e non si scappa, basta saperci leggere dentro e io lo so fare.
Guardo negli occhi anche i miei alunni e quello che ci vedo è, talvolta, sconvolgente.
Uno si aspetta di trovarci l’ innocenza, la speranza, la fiducia in un futuro migliore.
E in qualcuno tutte queste cose ci sono.
Ma sono troppo pochi i ragazzi che negli occhi hanno tutto questo.
Nella maggioranza dei casi ci trovi quello che trovi negli occhi degli adulti, o almeno della maggioranza degli adulti: la disillusione, l’ ipocrisia, la menzogna, la violenza, la noia.
Poi ci sono “gli occhi morti”, quelli nei quali non c’è NIENTE. Sembra impossibile ma ci sono persone senza sguardo; pupille vuote che non vedono e non parlano. Ne ho incontrati tanti di occhi così, troppi. Appartengono a ragazzi e ragazze che in apparenza vivono ma io mi chiedo: come?
Vivono alla giornata, senza speranza, senza obiettivi? Rinnegano ogni futuro possibile per paura, per incapacità di impegnarsi? Hanno barattato un progetto di vita per un presente che non offre alcuna gioia?
Non lo so, quello che so è che nessuna parola può raggiungerli, non c’è conforto al nulla, ad un vuoto che, credo, comunque, faccia soffrire. O forse no, forse chi non pensa, chi non progetta, chi non spera non soffre.
Questi occhi sbagliati mettono in discussione tutto il mio lavoro. Sono un’ educatrice, dovrei trasmettere valori, stimolare al ragionamento, aiutare a sviluppare il pensiero, a costruire progetti di vita. Ma non so parlare, non so trovare vie di accesso, non so interfacciare efficacemente con chi non vuole o non può ascoltare.
Allora mi chiedo: se so comunicare soltanto con chi ha già un background predisposto a costruirsi un progetto di vita felice, a che servo?
Molti mi dicono che sono una brava insegnante, ma quegli occhi mi danno la certezza che questo non è affatto vero, ho provato, ho studiato, ho cercato strategie possibili e ho fallito.
Tutte le volte che guardo quegli occhi, nei miei c’è solo la sofferenza del fallimento, il dolore dell’ impotenza, la rabbia dell’ inadeguatezza.

3 commenti:

franga ha detto...

complimenti!!una lettura veramente profonda e completa dello sguardo ; e pensare che la maggio parte della gente nota solo il colore degli occhi e magari pensa solo a truccarli o a cambiarne il colore con le lenti a contatto per apparire

franga ha detto...

sto avendo qualche problema con l'account, quindi se ti arriva qualche commento strano non ci fare caso

Tess ha detto...

Cara Franga,
ho letto il tuo commento, mi fa piacere che tu condivida il mio punto di vista ma è triste, non credi? che spesso gli occhi vuoti appartengano a gente giovanissima.
Ciao Tess