Il naso di Cyrano: Il muro

domenica 6 maggio 2007

Il muro



La FG ( ve lo ricordate, vero, che FG sta per figlia grafomane? ) avrà avuto cinque anni, più o meno. Era da un po’ che non la sentivamo e cominciammo a preoccuparci. Perché la FG era, in apparenza, la bambina più tranquilla del mondo ma solo in apparenza. In realtà era molto simile ad una mina inesplosa con l’ innesco ancora attivo che può distruggere un intero quartiere quando meno te l’ aspetti ( non che sia molto cambiata da allora, semmai è lievemente più pericolosa oggi ). Cominciammo a cercarla e la trovammo nel nostro studio in piena attività. In perfetto e totale silenzio, stava lavorando appassionatamente, mettendo in campo tutta la sua abilità di guastatrice. Con l’unico ausilio di una penna a sfera aveva scavato un grosso buco nel muro, era arrivata a mettere a nudo i mattoni. Ora voi potreste obbiettare che per compiere una simile impresa DOVEVA aver fatto rumore. Invece no, La FG sapeva compiere le più orrende nefandezze senza fare il minimo rumore.
Anche noi sapevamo muoverci silenziosamente e lei non si accorse che eravamo alle sue spalle, continuava a scavare e noi la guardavamo allibiti e troppo stupefatti per parlare.
Poi il padre esplose un “ PERCHE’” che rimbombo nella stanza facendo sobbalzare la criminale. Si riprese subito e con calma e serenità rispose:” Perché volevo vedere cosa c’ è dentro il muro “
Ora, mettetevi per un momento nei nostri panni, in quelli cioè di due genitori che hanno sempre stimolato nelle figlie la curiosità e lo spirito di ricerca, cosa avremmo dovuto fare? Lo so, la risposta più ovvia è che avremmo dovuto sculacciare a dovere la piccola delinquente e chiamare un operaio per riparare il muro. Ma la FG stava facendo una RICERCA!!!
Così il padre si allontanò, lo seguii, mi guardò un po’ sconsolato e un po’ orgoglioso, mi disse:” Anche io da piccolo avrei tanto voluto sapere cosa c’ era nel muro” “ Ma tu non hai rovinato una parete per saperlo “ obiettai io. “ Perché non ne ho avuto il coraggio “ rispose prendendo gesso e paletta.
Tornò in studio e si mise a chiudere il buco sotto gli occhi vigili e interessatissimi della FG che voleva sapere come si ripara un muro

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