La FG ha, inequivocabilmente, la sindrome di Pippo. Avete presente l’ incasinatissimo amico di Topolino?
Beh, la FG è anche peggio, il caos primigenio, il brodo primordiale, siamo lì, non c’ è stata evoluzione.
Il fatto è che fa le cose senza pensare, o meglio, pensa ad altro.
Sentite cosa è successo oggi. E’ tornata a casa per pranzo e ha trovato me più fusa del solito, le ho detto di prepararsi il pranzo da sola perché io ero stanchissima. L’ ha fatto: minestra, insalata e mozzarella, ha mangiato ed è tornata all’ Università, luogo per lei di ineffabili delizie.
Stasera, per cena, io volevo mangiare l’ insalata avanzata, sapevo che lei ne aveva consumata solo la metà, bene non l’ ho trovata, in frigo non c’ era traccia di lattuga. Ho chiesto alla FG dove avesse riposto l’ insalata e lei, serafica, lei è SEMPRE serafica in questi casi, mi ha risposto che era in frigo. Le ho detto che in frigo non c’ era. E qua è cominciata la caccia al tesoro, o meglio la caccia alla lattuga. Abbiamo guardato dappertutto, persino nel freezer e nel secchio dell’ immondizia. Niente, la lattuga era scomparsa. Lei è ormai rassegnata a queste situazioni e non si scompone più, io continuo ad inferocirmi perché mi sembra impossibile che a 20 anni una sia così sciaguratamente distratta e disordinata.
A questo punto è entrata in gioco la FI, che quanto a disordine è anche peggio della FG e in 5 nanosecondi ha ritrovato l’ insalata e io me la sono mangiata. Dov’ era, mi chiederete voi. Naturalmente nel posto più logico, per le mie figlie. Qual’ è il posto più logico per la lattuga? Nell’ armadietto di cucina sopra il barattolo dello zucchero. Cioè nell’ unico posto dove IO NON avrei mai cercato!
Il che, direbbe Guareschi, è bello e istruttivo.
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