Quando ero piccola io, non c’ erano tutte le meraviglie tecnologiche che ci sono adesso. La televisione aveva un canale solo e i cartoni animati li trasmettevano alla TV dei ragazzi una volta a settimana. Erano in genere dei cartoon Disney brevi, in bianco e nero. Poi c’ era il cinema, quello era a colori. Mia madre ci portava al cinema quasi tutte le domeniche. Vicino a casa nostra c’ era un cinema parrocchiale e si riteneva che le pellicole trasmesse fossero adatte ad un pubblico di ragazzini. Infatti. Il 90% dei film che ho visto in quel cinema erano di guerra. Cow boy che ammazzavano indiani, Inglesi che trucidavano africani, Russi che facevano morire i soldati dell’ armata napoleonica, Nordisti che cannoneggiavano Sudisti…. Non ho mai capito perché mamma pensasse che film simili fossero educativi. Comunque allora ci piacevano, poi, da grandi, abbiamo capito che le cose non stavano proprio come in quelle storie. Raramente nel cinema della parrocchia venivano trasmessi film d’ animazione, quando questo avveniva per noi era una festa. Quando proiettarono La bella addormentata io ero piccola, forse avevo cinque anni, non ricordo bene. Quel che ricordo è che rimasi folgorata. La storia la conoscevo, mia madre spesso ci raccontava le fiabe, ma vedere quella fiaba realizzata a disegni animati fu fantastico. Mi piaceva tutto ma proprio tutto: la principessa Aurora col suo bel vestito da ballo, il principe Filippo, re Stefano e re Umberto, perfino Malefica mi piaceva, mi faceva paura e mi affascinava nello stesso tempo. Quando Malefica, alla fine si trasforma in un mostruoso drago e combatte contro il principe Filippo la mia paura si mescolava al sottile piacere dell’ avventura, Filippo era il mio eroe preferito. I personaggi che ho amato di più in quel film e in assoluto sono le tre fatine: Flora, Fauna e Serenella. Mi piacciono perché, anche se sono esseri fatati, combinano un sacco di guai. Io ero una bambina piuttosto goffa e paffuta e vedere delle fate grassottelle e pasticcione mi consolava e mi dava speranza, magari anche io, da grande, sarei diventata capace di fare magie.Ora so che non è così ma allora era un pensiero tranquillizzante. La scena che preferivo è quando Flora, Fauna e Serenella tentano di fare la torta e l’ abito per il compleanno di Aurora senza usare le bacchette magiche e ne combinano di tutti i colori. Quando cucino o cucio e faccio disastri completi ( cioè sempre ) ripenso a quella scena e penso che è proprio un peccato che io non abbia una bacchetta magica!
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