Il naso di Cyrano: Una mamma in fuga1

sabato 2 febbraio 2008

Una mamma in fuga1


L'avevo programmata da giorni: la fuga.

Ho deciso di scappare di casa, da una casa dove mi sento irrimediabilmente sola e dalla FI con la quale in questo periodo non vado proprio d'accordo.

Ho fatto tutto per bene: prenotato il volo, ritirato soldi al bancomat, fatto la valigia, partita.

Ieri. Senza dire niente alla FI.

Dove sono fuggita? A Parigi, naturalmente, dalla FG.

Sono arrivata ieri sera, dopo un volo un po' travagliato, ci sono state alcune turbolenze ma niente di grave.

Naturalmente a Parigi diluviava.

La FG è stata felice di vedermi e anche di ricevere un bel po' di regalini.

Era quasi l'una di notte quando ce ne siamo andate a dormire.

Stamattina Parigi ci ha fatto il più bel regalo che questa dannata città può fare: una giornata di sole, la prima che vedo qua.

Naturalmente ne abbiamo approfittato, dopo che ho ricevuto mezza decina di messaggi dalla FI, alla quale avevo lasciato un messaggio sulla lavagnetta di cucina che lei però non aveva letto.

E qui lascio la parola alla FG:

Qui a Parigi ne ho osservati molti di enfants terribles,

Ma ve ne sono due particolarmente terribles, uno è quella pila atomica di francesino di sette anni con cui lavoro, l'altro, o meglio l'altra è mia madre.

Mattinata con sveglia alle otto, dopo due notti in bianco: suona la sveglia numero uno e la spengo, la numero due e la spengo, indi prima di ascoltare la tre e la quattro un CIAO!!! iper-entusiasta della terribile infanta over-age mi ha fatto saltare sul letto (vivendo da sola non ci sono più abituata).

I miei zombeggiamenti mattutini si sono invertiti in scosse di pepe: in due ore abbiamo fatto colazione, cambiato lampadine, riordinato cassetti (anche se a dire il vero dovevamo solo cercare un cacciavite, scomparso logicamente e rinvenuto quando ormai avevamo ribaltato mezza casa) e la mater reparatrix mi ha anche aggiustato il punto luce.

Poi siamo uscite: prima tappa fondent au chocolat gustato passeggiando verso la sua meta preferita: il mitico Monoprix.

Dopo la consueta scena mater pinguinus contro porta girevole abbiamo iniziato la ricerca degli oggetti, descritti nella lista della spesa, a velocità di curvatura 12.5, alla faccia dei guidatori di Formula Uno, comprando, naturalmente, il doppio di quanto ci occorresse.

Trascinato a casa il malloppo, abbiamo pranzato con panini e insalata, come piace tanto a mamma.

Abbiamo quindi deciso, poiché il sole persisteva, di recarci ai jardin du Luxembourg ove si è nuovamente risvegliata la tremenda infanta: inseguiva i gendarmi francesi per fotografarli attratta non dalla loro bellezza ma dal loro berrettino che, a parer mio, ricorda assai i playmobil.

La cosa più assurda è che io facevo il palo.

A seguire: shopping a rue de Rivoli necessario, a dire dell'infanta-genitrice, per arrestare un feroce prurito alla sua carta di credito.

Comprati un paio di libri per il dolce enfant terrible che mi rese baby-sitter, siamo andati in una gioielleria, ove abbia comprato tre deliziosi monili ma... ci è stato fatto uno sconto mostruoso per saldi. Il prurito non era stato eliminato: speso troppo poco (O-o)

La folle acquistatrice che mi rese figlia ha deciso allora di cercare degli orecchini da accompagnare ad un collier acquisito in una visita precedente...

...siamo andati al Carrousel du Louvre ma gli orecchini non li abbiamo trovati...

... in compenso, di fronte al negozio del collier, subito scoperto dagli occhi della delusa genitrice, si è rivelato il negozio di Swarovski, assolutamente favoloso! E lì subodorai per entrambe l'arrivo della sindrome della gazza.

Lei si è innamorata di una parure favolosa: collier e orecchini, neppure troppo cari (ma le vetrine ce le siamo godute tutte); io, al mio solito, avevo lasciato il cuore su di un oggetto senza dilungarmi troppo per non farlo acquistare, vano tentativo: mia madre mi legge nel pensiero.

L'infanta ritorna e coinvolge tutte le commesse di Swarovski nel suo piano criminale: le commesse mi distraggono ed io non mi accorgo che, mentre mi inondo gli occhi di cristallina luce, lei si gratta la carta di credito e compra la parure per sé e una deliziosa famigliola di pinguini per la mia casina.

Cena in brasserie e serata tranquilla a scrivere per i blog (l'infanta dentro di lei forse per ora dorme).

Cosa mi riserverà il domani?

Con mamma non si può mai stare tranquilli però ci si diverte ^^

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