Il naso di Cyrano: Il tradimento

sabato 20 settembre 2008

Il tradimento


Capitolo 5
Wolfango, quindi, portava il nome del “grande Mozart!”, peccato che Mozart lo avesse portato in Austria quel nome, senza la o finale e che non venisse preso in giro ai suoi tempi; era odiato a volte ma dileggiato e tormentato mai, almeno non a causa del suo nome.
Quel nome, così odioso, stonava tutte le volte che veniva pronunciato, soprattutto nell’appello mattutino, in classe.
Stonava il nome come stonava il ragazzo. Wolfango odiava la musica, quella musica che per lunghi periodi gli portava via la madre, lontana per i concerti o vicina ma irraggiungibile perché impegnata a studiare. Lui detestava la musica che gli aveva regalato quel nome atroce, la musica che governava i pensieri di suo padre e di suo nonno.
Li aveva ferocemente delusi, ne soffriva un po’ ma, d’altro canto ne gioiva perversamente: era la sua vendetta!
Amedeo, invece, aveva perfettamente corrisposto alle aspettative, suonava l’oboe, era il completamento ideale di una famiglia votata alla melodia e all’armonia, capace di ascoltare sempre e di non entrare in attrito ogni volta con la fissa che i suoi avevano per la musica classica.Amedeo era dentro, come lui ne era fuori, da tutto un mondo di suoni delicati e ricordi di teatri e concerti che tanto premevano ai suoi genitori ed al nonno.

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